Firenze è una delle più belle città del mondo.
Una splendida gemma di storia, cultura, arte che giustamente il mondo c’invidia da secoli.
Dovremmo andarne orgogliosi e curarla con un’attenzione quotidiana e senza posa.
Invece, non solo è afflitta da periodiche cafonate senza giustificazioni, come la ben nota chiusura di Ponte Vecchio per una cena organizzata dalla Ferrari, ma diventa assurdo teatro di presunte performance artistiche che ben potrebbero figurare in una qualsiasi periferia, ma non in uno dei più preziosi centri storici dell’Orbe terracqueo.
Dalle mille sculture metalliche di Jan Fabre – “artista” avezzo a cani morti e a lanciar gatti – in Piazza della Signoria e nella Galleria degli Uffizi ai “gommoni” di Ai Weiwei spiaggiati su Palazzo Strozzi, uno dei capolavori urbanistici del Rinascimento.
Firenze dev’essere il banale palcoscenico di artisti o pseudo tali nelle grazie del potere locale?
Perché non vi cascano le mani a terra solo quando vi vengono in mente cose simili?
Stefano Deliperi
(foto A.N.S.A., S.D., archivio GrIG)
