L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato (13 settembre 2016) una specifica istanza per la revoca in via di autotutela della deliberazione n. 49 del 4 agosto 2016 con la quale il Consiglio comunale di Villasimius (CA) ha riconosciuto la sussistenza di “interesse pubblico al completamento del piano particolareggiato zona omogenea G9 in località Notteri – Compendio porto turistico”, finalizzato alla realizzazione di un complesso alberghiero (Hotel Cerruti) nell’area portuale da parte della Antonio Cerruti & C. s.a.p.a. (sede legale in Milano, Via Cavallotti n. 8).
Sono stati coinvolti la Direzione generale della pianificazione territoriale e della vigilanza edilizia della Regione autonoma della Sardegna, il Servizio regionale tutela del paesaggio di Cagliari, il Servizio regionale valutazioni ambientali, la Soprintendenza per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari e il Comune di Villasimius.
Il piano particolareggiato relativo all’area portuale (comparto G9) risulta approvato con decreto assessoriale n. 4/U del 3 gennaio 1984 e ha visto la realizzazione (anni ’90 del secolo scorso) esclusivamente del porto turistico con gli annessi servizi, grazie a finanziamenti pubblici dell’allora Cassa per il Mezzogiorno.
In realtà, però, come riconosciuto dalla legge (art. 17 della legge n. 1150/1942 e s.m.i.) e dalla giurisprudenza costante, l’efficacia decennale del piano particolareggiato è ampiamente scaduta e non può “resuscitare” per mera volontà del Comune.
In più, oggi sono vigenti normative di salvaguardia costiera (legge regionale n. 23/1993) e il piano paesaggistico regionale (P.P.R.) che non consentono nuovi interventi edilizi nella fascia dei mt. 300 dalla battigia marina.
L’albergo-zombie non può proprio resuscitare.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
(foto S.D., archivio GrIG)
