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Un parcheggio alla faccia della storia e della logica. A Cagliari, in Via del Cammino Nuovo.

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Cagliari, Bastione di S. Croce

Cagliari, Bastione di S. Croce

Fortissimi dubbi e perplessità si nutrono sull’utilità e la stessa realizzabilità sul piano giuridico, ambientale e storico-culturale riguardo il progetto di parcheggio interrato di Via del Cammino Nuovo (progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori necessari alla realizzazione di un Sistema coordinato di parcheggi di scambio nel Centro Storico –  Parco Del Cammino Nuovo), recentemente oggetto di aggiudicazione di gara (24 giugno 2016).

L’attuale progetto complessivo, inserito nel piano particolareggiato del centro storico in corso di approvazione, prevede un percorso verde (9 mila metri quadri) sotto le mura di Castello, il consolidamento e restauro del Bastione di S. Croce, la sistemazione di 4 ascensori interni alle mura in cavità già esistenti, il recupero del vecchio mercato di S. Chiara, la realizzazione di un parcheggio interrato sotto il percorso verde (330 posti auto su tre piani).   L’investimento complessivo è di 14 milioni di euro.

Cagliari, Via del Cammino Nuovo

Cagliari, Via del Cammino Nuovo

L’originario progetto (Sistema coordinato di parcheggi di scambio e trasporto meccanizzato nel centro storico di Cagliari), al termine della procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (V.I.A.), è stato destinato a procedura di V.I.A. con deliberazione Giunta regionale n. 46/2 del 13 novembre 2007.

Il sito è classificato area a rischio Hg2 dal piano di assetto idrogeologico (P.A.I.), mentre la relazione di rischio archeologico indica un “rischio medio-alto”.

Sarebbe molto più opportuno individuare “posti auto di prossimità” pubblici e gratuiti per gli ormai meno di mille residenti in Castello e prevedere un parcheggio con tre piani (sotto e sopra terra) nell’area dell’attuale parcheggio delle Ferrovie dello Stato (Piazza Matteotti): ne avrebbero aspetti positivi la qualità della vita nel Centro storico e si garantirebbe un livello di posti auto superiore.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus            Amici della Terra

 

progetto Cammino Nuovo, tavola

progetto Cammino Nuovo, tavola

da L’Unione Sarda, 7 settembre 2016

«Stop al parcheggio interrato».

VIA CAMMINO NUOVO. Il Comune aggiudica definitivamente il progetto del multipiano. Ambientalisti e intellettuali annunciano dura opposizione. (Andrea Artizzu)

Appalto aggiudicato definitivamente . Altro che Tar, proteste e interrogazioni parlamentari: il progetto dei parcheggi e del parco di via Cammino Nuovo è arrivato al traguardo. Il Comune, accelerando sui tempi, ha confermato l’assegnazione alla società Ciro Menotti di Ravenna. In pendenza c’è un ricorso al tribunale amministrativo da parte di un’impresa esclusa dalla gara d’appalto. L’aggiudicazione anziché chiudere la vicenda tormentata (che dura da decenni, da quando il sindaco era Emilio Floris) ha risvegliato le contestazioni di intellettuali, tecnici e ambientalisti.
SOSPENDERE LA PROCEDURA. Maria Antonietta Mongiu, presidente regionale del Fai (Fondo ambiente italiano), ribadisce il suo no al progetto. «Ci siamo già espressi sulla legittimità di quest’opera. In città stanno accadendo fatti gravissimi: sul fronte occidentale con i parcheggi di via Cammino Nuovo e su quello orientale con i campi del Terrapieno». La presidente del Fai suona la carica: «Con le altre associazioni chiederemo nuovamente a Ministero e Regione di sospendere la procedura. Tra 40 anni – spiega Maria Antonietta Mongiu – la mobilità sarà completamente diversa da come la intendiamo oggi e un parcheggio di quelle dimensioni sarà sicuramente superato». Sulla stessa linea, anche se con argomentazioni diverse, Italo Meloni, docente universitario di Pianificazione dei trasporti. «No, il progetto non mi convince. Il Comune ha scelto una soluzione antica, non sono state studiate altre soluzioni alternative orientate su interventi più soft e misurati e mirate alla pedonalizzazione e all’uso di mezzi pubblici». Refrattario ai parcheggi anche Stefano Deliperi del Gruppo di intervento giuridico. «Secondo noi il progetto ha necessità dell’Impatto di valutazione ambientale del ministero. Per quel che ci riguarda aspetteremo il progetto definitivo per intervenire». Improvvisazione, è la linea del ragionamento di Francesco Sechi, ingegnere trasportista. «La convenienza di un intervento di tale valenza trasportistica e storico-urbanistica non la stabilisce un’opinione ma un Piano della Sosta che ne individui costi, benefici e rispondenza alle politiche dei trasporti derivanti dal Piano della mobilità e dal Piano del traffico a loro volta integrati con i Piani urbanistici e di tutela storico-ambientale. Il vuoto pianificatorio esistente determina la bocciatura stessa dell’intervento».
IN PROCURA. Maria Paola Morittu, consigliera nazionale di Italia Nostra non alza bandiera bianca: «C’è, come per i campi del Terrapieno, un problema di legittimità. Le mura sono vincolate e il progetto ha solo il nulla osta della Sovrintendenza per il progetto preliminare, non per il definitivo. Da anni chiediamo ufficialmente un incontro, ma nessuno dal Municipio ha mai risposto. Non solo – aggiunge Maria Paola Morittu – abbiamo comunicato le nostre osservazioni, ma nella delibera non c’è traccia. Perché? Lo chiederemo alla Procura e al Tar».

Cagliari, progetto parcheggio Via del Cammino Nuovo, rendering ingresso

Cagliari, progetto parcheggio Via del Cammino Nuovo, rendering ingresso

Un parco al posto delle auto.

Con oltre 10 milioni di euro saranno installati anche due ascensori.

La società Ciro Menotti di Ravenna avrà a disposizione (in tre tranche a partire da quest’anno) 10.363.559 euro per la realizzazione del Sistema coordinato di parcheggi di scambio nel centro storico – Parco del cammino nuovo”. In circa 600 giorni lavorativi dovrà realizzare 330 parcheggi suddivisi in tre livelli, 165 per il pubblico e 165 riservati ai residenti di Stampace. Sarà realizzato un nuovo percorso pedonale che congiungerà via Porcell con un nuovo ingresso al museo del Ghetto degli Ebrei.
Il progetto prevede l’installazione di ascensori (uno da via Santa Margherita a via Cammino Nuovo, l’altro da via Cammino Nuovo a via Santa Croce), che saranno collegati a quelli già esistenti in piazza Yenne e consentiranno di mettere in comunicazione il quartiere storico al mercato di Santa Chiara e permetteranno un accesso più veloce e meno complicato a Castello. Non solo, dall’ascensore trasparente che condurrà in via Santa Croce si potrà ammirare una torre pisana scoperta dentro le mura spagnole. I nuovi ascensori saranno invisibili perché realizzati all’interno delle cavità tra le mura spagnole e le mura pisane.
Il verde al posto delle oltre 400 auto del parcheggio. Il nuovo parco del Cammino Nuovo ospiterà siepi, cespugli ed erbe striscianti. Il progetto vuole eliminare le lamiere e garantire gli ombreggi, restituendo allo spazio il ruolo storico di area verde ai piedi delle mura.

Cagliari, panorama da Viale Buoncammino

Cagliari, panorama da Viale Buoncammino

L’assessore. «Un’opera che qualifica Castello».

L’assessore comunale ai Lavori pubblici Gianni Chessa ordina l’ avanti tutta . Il “Sistema coordinato di parcheggi di scambio nel centro storico – Parco del cammino nuovo” si farà. A tutti i costi. L’unica prudenza il componente della Giunta guidata dal sindaco Massimo Zedda la riserva per il ricorso al tribunale amministrativo. «Aspettiamo le decisioni che prenderanno i giudici sull’istanza presentata dall’impresa esclusa. Quel parcheggio è utilissimo per la città: elimina le auto dalla superficie e regala 9mila metri quadri di giardino. Gli oppositori se ne facciano una ragione: l’opera è stata fortemente voluta dalle amministrazioni che hanno guidato la città e votata all’unanimità quando governava il centrodestra e ora che c’è il centrosinistra». L’assessore Chessa non fa marcia indietro. «Bisogna avere il coraggio di governare. Cagliari deve cambiare mentalità sul fare e non bloccare le opere. Il parcheggio l’ho ereditato e mi farebbe piacere realizzarlo. Rispettando – sia ben chiaro – le leggi. Ci saranno risultati positivi non solo per chi vive a Castello. Dobbiamo restituire la città ai cittadini. Le strade, i marciapiedi e le piazze non devono essere invase dalle auto. Cammino Nuovo è una grande opportunità. Non possiamo inchinarci al volere di pochi. Solo la legge può imporci un passo indietro». Chessa non chiude il dialogo: «Confrontiamoci. Il no è controproducente, servono proposte».

Cagliari, il quartiere storico di Stampace visto dal Bastione di S. Croce

Cagliari, il quartiere storico di Stampace visto dal Bastione di S. Croce

(rendering progettuali, foto S.D., archivio GrIG)



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