Scott Van Zyl era un bracconiere. Peggio, un bracconiere che faceva la guida a pagamento per ricchi bracconieri che volevano provare l’ebbrezza di ammazzare quello che volevano nella parte australe dell’Africa.
Il suo sito internet Pro Safaris è pieno di queste proposte commerciali.
Due Coccodrilli del Nilo l’hanno sbranato. Non riusciamo a esserne rammaricati.
Maria Boccazzi, nota come Kuki Gallmann, è una scrittrice italiana trasferitasi in Kenia fin dal 1972.
Autrice di vari libri, fra cui il famoso Sognavo l’Africa, ha fondato la Gallmann Memorial Fountadion, in ricordo del figlio e del marito deceduti. La Fondazione si occupa di iniziative per la salvaguardia dell’ambiente e umanitarie.
La sua immensa tenuta è stata trasformata in una riserva naturale.
E’ stata ferita gravemente, mentre stava pattugliando la sua riserva. Ora corre pericolo di vita.
Le facciamo i nostri migliori auguri, forza Kuki!
Due modi ben diversi di vivere l’Africa.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
da Il Corriere della Sera, 23 aprile 2017
Scott van Zyl, il super bracconiere ucciso dai coccodrilli in Zimbabwe. (Silvia Morosi)
Accompagnava i turisti nelle riserve e prometteva loro che avrebbero ammazzato diverse specie di animali. Fino a quando il suo zainetto non è stato ritrovato sulla riva del fiume Limpopo in Zimbabwe. Sbranato dai coccodrilli, come ha rivelato il dna.
Accompagnava i turisti tra parchi e riserve e prometteva loro che avrebbero potuto ammazzare diverse specie di animali, dai bufali ai rinoceronti, dai leoni alle antilopi, bufali, come passatempo. Fino a quando il suo zainetto non è stato ritrovato sulla riva del fiume Limpopo in Zimbabwe. Scott van Zyl, professione bracconiere, è stato sbranato dai coccodrilli del Nilo. Questi predatori dei fiumi e dei laghi dell’Africa si appoggiano totalmente sul fondo dell’acqua, in attesa di una preda da afferrare e trascinare, fino ad annegarla. Non a caso, sono rinomati per le lunghe mascelle dalle quali nemmeno i bufali riescono a sfuggire. I suoi resti, grazie al dna, sono stati trovati all’interno dei due animali, come racconta il Telegraph.
La dinamica dell’incidente.
Van Zyl e il suo tracker avevano lasciato il loro mezzo e camminato in direzioni diverse tra i cespugli. I suoi cani, a fine giornata, sono tornati indietro senza di lui e le squadre di soccorso sono subito accorse per cercare il cacciatore: chi con gli elicotteri, gli con una squadra di subacquei. Fino alla scoperta e al ritrovamento del fucile e di altri oggetti personali all’interno del camioncino. Il sito web SS Pro Safaris , di proprietà del sig. Van Zyl, afferma che la società «ha condotto numerosi safari in tutta l’Africa meridionale», cercando di tranquillizzare i turisti e di sottolineare la propria affidabilità. L’anno scorso, un ragazzo di 13 anni era stato ucciso mentre pescava per pagare le sue tasse scolastiche. E nel mese scorso almeno quattro persone sono stati uccisi dai coccodrilli nello Zimbabwe, dopo le piogge forti hanno portato i rettili a muoversi dai fiumi.
I numeri del bracconaggio.
Ogni giorno solamente in Sudafrica quasi tre rinoceronti vengono uccisi dai bracconieri: nel 2016 ne sono stati uccisi illegalmente poco più di mille. Un calo rispetto ai due anni precedenti, ma la cifra continua a essere «inaccettabilmente alta», come ricorda l’organizzazione Traffic, che monitora i traffici illegali di piante e animali nel mondo, commentando i dati diffusi dalle autorità sudafricane. La popolazione di rinoceronti, sottolinea il Wwf, resta «pericolosamente vicina a un punto di non ritorno». Nel 2016, secondo quanto riportato dal Dipartimento per l’ambiente del Sudafrica, i bracconieri hanno ucciso 1.054 rinoceronti. «Anche se aspettiamo ancora i dati ufficiali sul bracconaggio da altri Stati che ospitano popolazioni di rinoceronti», spiega Traffic, «dati non ufficiali indicano un calo anche altrove, in particolare in Namibia dove si è passati da 94 uccisioni nel 2015 a circa 60 nel 2016». Il calo dello scorso anno in Sudafrica, rimarca il Wwf, «si deve soprattutto agli sforzi di conservazione nel Parco nazionale Kruger, una delle maggiori riserve animali africane e dimora della maggior popolazione al mondo di rinoceronte bianco». Nel 2016 si è registrato un calo del 20% delle uccisioni per mano dei bracconieri (da 826 a 662 esemplari). Ma questo declino non è abbastanza.
A.N.S.A., 23 aprile 2017
Sparano alla scrittrice Kuki Gallmann, ferita. ‘Karen Blixen italiana’ trasportata a Nairobi.
Preoccupazione del mondo della cultura e dell’attivismo per le condizioni di Kuki Gallman: la scrittrice italiana, naturalizzata keniota, è stata ferita a colpi di arma da fuoco nel suo ranch a circa 300 chilometri da Nairobi, presumibilmente da un gruppo di pastori che hanno invaso la tenuta in cerca di pascoli per salvare i loro animali dalla siccità.
KUKI GALLMAN, DA SCRITTICE A PALADINA DEGLI ELEFANTI (LEGGI)
La Gallmann stava pattugliando il ranch insieme al suo autista quando è stata raggiunta da un colpo allo stomaco. L’autista l’ha portata all’aeroporto di Laikipia, dove è stata trasferita su un aereo e portata a Nairobi.
Il vice presidente dell’associazione dei contadini di Laikipia, Richard Constant, ha detto che probabilmente a sparare sono stati i pastori della comunità di Pokot che già in passato erano entrati illegalmente nella tenuta della scrittrice. Gallman, ribattezzata da molti la ‘Karen Blixen italiana’, ha scritto, tra gli altri, il romanzo ‘Sognavo l’Africa’ (1991), da cui e’ stato tratto l’omonimo film con Kim Basinger protagonista.
(foto P.F., archivio GrIG)
