Domenica 26 aprile 1868 a Nuoro avvenne una della più note rivolte popolari che attraversarono l’800 in concomitanza con i provvedimenti che, a partire dall’Editto delle Chiudende, cercavano di favorire la privatizzazione dei terreni a uso civico in Sardegna.
In questo caso si trattava della legge n. 2252 del 1865, che, dopo l’approvazione della realizzazione della prima rete ferroviaria sarda (legge n. 1105 del 1863), aboliva i diritti di uso civico e destinava 200 mila ettari di boschi e pascoli a uso civico alla società concessionaria per finanziare l’opera.
Appena resa nota la decisione del Comune di Nuoro di allontanare i pastori dai terreni a uso civico di Sa Serra per consentirne la vendita, una folla condotta dalla popolana Pasqua Selis Zau (1808-1882), conosciuta come Paskedda Zau, al grido di “a su connottu” (torniamo al conosciuto, cioè all’uso collettivo delle terre) travolse la Guardia civica che difendeva il Palazzo del Comune (Palazzo Martoni), entrò nell’edificio e bruciò i documenti dell’archivio che contenevano i piani di lottizzazione delle terre civiche.
Con difficoltà i Carabinieri riportarono l’ordine, arrestando 69 persone. Altri dieci notabili vennero accusati di essere i sobillatori della rivolta. Tutti vennero rinviati a giudizio davanti alla Corte d’Appello di Cagliari.

Corte d’Appello di Cagliari – Sezione d’Accusa, elenco degli imputati al processo per i moti “de Su Connottu” (1868)
Ci si rese, però, conto del carattere popolare della rivolta, dettata dalle critiche condizioni economico-sociali della città, e il 29 novembre 1868 il re Vittorio Emanuele II concesse l’amnistia a tutti gli accusati.
Nel 1872 giunsero gli atti del notaio Cossellu di Orani che perfezionavano le vendite dei terreni di Sa Serra agli assegnatari.
Libe.r.u. di Nuoro (sezione Paskedda Zau) promuove un dibattito pubblico su storia, diritti e prospettive delle terre civiche nella ricorrenza dei moti di Su Connottu: l’appuntamento è per giovedi 26 aprile 2017, ore 18.30, presso l’ExMe (Piazza Mameli, 1 – Nuoro).
E’ una buona occasione per sapere che cosa accade sui nostri diritti di uso civico, sulle nostre terre collettive: partecipiamo!
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
(foto da Cronache Nuoresi)
