Approvato il calendario venatorio regionale 2016-2017 per la Sardegna dal Comitato regionale faunistico, previo parere dell’I.S.P.R.A. Seguirà il decreto assessoriale di promulgazione.
Qualche elemento positivo: la caccia alla Lepre e alla Pernice sarda è stata limitata a due “mezze giornate” (fino alle ore 14.00) per la ridotta presenza unanimemente riconosciuta (e sarebbe stato sensato procedere al divieto totale), mentre è stata vietata la caccia alla Marzaiola, al Codone e al Moriglione per la loro sostanziale rarità nell’Isola.
La stagione venatoria terminerà entro il limite di legge del 31 gennaio, senza scappatoie più o meno borderline.
Non mancano gli elementi negativi: la caccia al Cinghiale è prevista con il sistema della battuta dal 6 novembre 2016 al 29 gennaio 2017, nelle giornate di domenica, giovedì e festivi infrasettimanali, per contribuire alla definitiva eradicazione della peste suina africana.
Ma la Sardegna rimane all’anno zero per quanto riguarda la pianificazione venatoria e il legame cacciatore-territorio.
A distanza di 24 anni dalla legge nazionale sulla caccia (art. 10 della legge n. 157/1992 e s.m.i.) e a 18 anni dalla legge regionale sarda sulla caccia (artt. 19 e ss. della legge regionale n. 23/1998 e s.m.i.), la Regione autonoma della Sardegna si è limitata ad avviare timidamente la procedura di approvazione del piano faunistico-venatorio regionale con la deliberazione Giunta regionale n. 66/28 del 23 dicembre 2015.
Poi più nulla. Il buio dietro la siepe.
Ormai sono anche esponenti del mondo venatorio a rendersi conto e a contestare questa gravissima carenza di programmazione e gestione faunistica, come Lallo Manca, leader nuorese dell’U.C.S..
Per giunta, non essendo state nemmeno avviate le prescritte procedura di valutazione ambientale strategica (V.A.S.) e di valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.), si perdura in una situazione di palese illegittimità: l’assenza di quest’ultima quantomeno sul calendario venatorio annuale regionale ha portato le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, Lega per l’Abolizione della Caccia e Amici della Terra a ricorrere in sede comunitaria contribuendo – insieme a vari altri casi – all’apertura della procedura di indagine EU Pilot 6730/14/ENVI da parte della Commissione europea “diretta ad accertare se esista in Italia una prassi di sistematica violazione dell’articolo 6 della direttiva Habitat” a causa di svariate attività e progetti realizzati in assenza di adeguata procedura di valutazione di incidenza ambientale (V.INC.A.) in aree rientranti in siti di importanza comunitaria (S.I.C.) e zone di protezione speciale (Z.P.S.) componenti la Rete Natura 2000, individuati rispettivamente in base alla direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli Habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora e la direttiva n. 09/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica.
Naturalmente – e nostro malgrado – nei prossimi giorni un nuovo ricorso in proposito partirà per Bruxelles.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, Lega per l’Abolizione della Caccia e Amici della Terra
dal sito web istituzionale della Regione autonoma della Sardegna
Comitato regionale faunistico, deliberato il calendario venatorio 2016-2017.
Cagliari, 28 luglio 2016 – Il Comitato Regionale Faunistico oggi ha deliberato il nuovo calendario venatorio per la stagione 2016/2017. “La riunione, svoltasi in un clima estremamente sereno caratterizzato da numerosi interventi dei componenti che esprimevano le diverse anime del Comitato, si è conclusa con la conferma all’unanimità del calendario venatorio deliberato lo scorso 14 luglio”, ha dichiarato l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano.
Tra le più importanti decisioni adottate dal Comitato c’è la pre-apertura della caccia alla tortora selvatica (alla posta senza l’uso del cane) nelle giornate dell’1 e 4 settembre 2016. Per tutte le altre specie la caccia inizierà il 25 settembre e a seguire il 2 ottobre per due mezze giornate, fino alle ore 14.00, fatta eccezione per il colombaccio, per il quale l’apertura inizierà il 2 ottobre. La Pernice sarda e la Lepre sarda saranno dunque cacciabili solamente il 25 settembre e il 2 ottobre per due mezze giornate (fino alle ore 14.00), nel rispetto dei carnieri giornalieri e stagionali deliberati dal Comitato.
Così come richiesto dal Responsabile dell’UDP per l’eradicazione della Peste Suina Africana, il Comitato con grande senso di responsabilità ha deliberato la caccia al cinghiale con il sistema della battuta dal 6 novembre 2016 al 29 gennaio 2017, nelle giornate di domenica, giovedì e festivi infrasettimanali.
La caccia agli uccelli acquatici verrà chiusa il 29 gennaio 2017; fanno eccezione la Marzaiola, il Moriglione e il Codone per i quali il Comitato, in considerazione del trend negativo di queste popolazioni, ha deciso di vietarne la caccia.
Per i tordi e la Beccaccia è stata deliberata la chiusura della caccia all’19 gennaio 2017, mentre per il Merlo, Quaglia, Allodola e Coniglio selvatico la chiusura è stata stabilita al 29 dicembre 2016.
L’esercizio della caccia in Sardegna sarà vietato nei giorni martedì 1° novembre, domenica 25 dicembre 2016, domenica 1° gennaio e venerdì 6 gennaio 2017.
L’assessore Spano comunica che a breve il Decreto contenente il calendario venatorio 2016/2017 verrà pubblicato oltre che sul BURAS anche nel sito istituzionale della Regione.
(foto Raniero Massoli Novelli, S.D., archivio GrIG)
