Il 7 giugno 2015 è il No nucle Day in Sardegna.
E’ chiaro che al termine della procedura complessa prevista dal Governo (oggi alle fasi iniziali) in qualche parte del territorio sarà individuato il sito unico nazionale per le scorie radioattive, perché i 90 mila metri cubi di materiali radioattivi (residui del ciclo energetico delle centrali nucleari dismesse, rifiuti industriali, residui di attività mediche, ecc.) devono esser custoditi a lungo termine in estrema sicurezza.
Ma è altrettanto chiaro che vi sono insormontabili ragioni di ordine ambientale, sociale, economico per non individuarlo in Sardegna, regione dove la popolazione si è già espressa (2011) in maniera netta contro ogni ipotesi di ubicazione di centrali nucleari e siti di deposito delle scorie radioattive.
Ma questo non significa che qualsiasi altro posto vada bene, basta che non sia nell’Isola.
Tutt’altro.
Sarà in ogni caso una scelta difficile e dobbiamo cercare di promuovere la massima partecipazione popolare.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
(foto da mailing list ecologista, S.D., archivio GrIG)
