Proseguono i lavori in un cantiere sul lungomare, a due passi dalla spiaggia di Pistis, nel territorio comunale di Arbus (SU).
Il cartello “inizio lavori” indica un “intervento di riqualificazione fabbricato collabente da destinarsi a uso ricettivo attraverso ristrutturazione con adeguamento funzionale”, in pratica la realizzazione di una struttura ricettiva al posto di un rudere, una riqualificazione positiva, in linea di massima, perché non dovrebbe prevedere ulteriore consumo di suolo in un’area di grande valore ambientale.
Siamo, infatti, in zona tutelata con specifico vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), mentre la fascia dei mt. 300 dalla battigia marina e gli ambienti dunali sono tutelati con specifico vincolo di conservazione integrale (art. 10 bis della legge regionale Sardegna n. 45/1989 e s.m.i.), nonché con specifica disciplina del piano paesaggistico regionale (P.P.R. – 1° stralcio costiero), esecutivo con decreto presidenziale n. 82 del 7 settembre 2006.
La Corte costituzionale, con la recente sentenza n. 151 del 26 luglio 2024, ha annullato alcune disposizioni della legge regionale Sardegna 23 ottobre 2023, n. 9 (Disposizioni di carattere istituzionale, ordinamentale e finanziario su varie materie) fra cui l’art. 130, nella parte in cui reintroduceva la possibilità di demolire e ricostruire i fabbricati siti nella fascia di conservazione integrale dei trecento metri dalla linea di battigia marina anche senza conservarne la conformazione, l’ubicazione, le caratteristiche planivolumetriche e tipologiche originarie.
La norma regionale dichiarata illegittima riproduceva, in sostanza, analoga disposizione già dichiarata illegittima con la sentenza Corte cost. n. 24/2022.
Ricevute alcune segnalazioni, l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha, quindi, inoltrato (17 aprile 2025) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti finalizzata a verificare la legittimità o meno dei lavori in corso. Coinvolti il Ministero della Cultura, la Regione autonoma della Sardegna, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, il Comune di Arbus, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, informata per opportuna conoscenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.
Il GrIG auspica rapidi accertamenti sulla regolarità dei lavori in corso.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)