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La Sella del Diavolo all’attenzione della Commissione Europea.

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Cagliari, Sella del Diavolo – erosione determinata da apertura di nuovi tracciati per mountain bike

La Commissione Europea – Direzione generale Ambiente – Unità Conformità Ambientale-Attuazione ha comunicato (nota prot. n. ARES (2025) 2847884 dell’8 aprile 2025) che la scandalosa deliberata mancata attuazione dei piani di gestione delle ZSC/SIC “Torre del Poetto” (codice ITB042242) e “Monte S. Elia, Cala Mosca e Cala Fighera” (codice ITB042243) sulla Sella del Diavolo, in Comune di Cagliari, costituirà uno dei casi di oggetto di “investigazione” nell’ambito della procedura EU Pilot 6730/14 attualmente in corso sulla carente applicazione in Italia della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna e la flora.

La procedura EU Pilotè un meccanismo di cooperazione tra la Commissione europea e gli Stati membri che consente di verificare se il diritto dell’Unione sia rispettato e correttamente applicato in seno ad essi. Essa mira a risolvere eventuali violazioni del diritto dell’Unione in modo efficace evitando, per quanto possibile, l’avvio formale di una procedura di infrazione ai sensi dell’articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE)”.

In caso di riscontrato contrasto, la Commissione europea chiede l’apertura di una procedura di infrazione, ai sensi dell’art. 258 del Trattato UE (TFUE, versione unificata): qualora lo Stato membro non si adegui ai “pareri motivati” comunitari, la Commissione  può inoltrare ricorso alla Corte di Giustizia europea, che, in caso di violazioni del diritto comunitario, dispone sentenza di condanna che può prevedere una sanzione pecuniaria (oltre alle spese del procedimento) commisurata alla gravità della violazione e al periodo di durata.

Le sanzioni pecuniarie conseguenti a una condanna al termine di una procedura di infrazione sono state fissate recentemente dalla Commissione europea con la Comunicazione Commissione SEC 2005 (1658): la sanzione minima per l’Italia è stata determinata in 9.920.000 euro, mentre la penalità di mora può oscillare tra 22.000 e 700.000 euro per ogni giorno di ritardo nel pagamento, in base alla gravità dell’infrazione.    

Cagliari, la Sella del Diavolo si protende verso il Golfo degli Angeli

L’esecuzione delle sentenze della Corte di Giustizia per gli aspetti pecuniari avviene molto rapidamente: la Commissione europea decurta direttamente i trasferimenti finanziari dovuti allo Stato membro condannato: in Italia gli effetti della sanzione pecuniaria vengono scaricati sull’Ente pubblico territoriale o altra amministrazione pubblica responsabile dell’illecito comunitario (art. 16 bis della legge n. 11/2005 e s.m.i.).

Cagliari, Sella del Diavolo, taglio della vegetazione per apertura percorsi ciclistici

Attualmente sono ben 65 le procedure di infrazione aperte dalla Commissione europea nei confronti dell’Italia, di queste 25 in materie ambientali.

Recentemente la Corte di Giustizia europea ha condannato l’Italia a una sanzione pecuniaria di centinaia di milioni di euro per la carente gestione dei depuratori.

E’ palese il degrado e l’erosione crescenti sugli habitat naturali protetti della Sella del Diavolo determinati dalla perdurante percorrenza con mountain bike e dalla realizzazione di percorsi ciclistici abusivi con danneggiamento della vegetazione e del suolo, denunciati numerose volte dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) nella colpevole ignavia delle amministrazioni pubbliche responsabili della gestione delle aree appartenenti alla Rete Natura 2000 composta da 128 fra SIC, ZPS e ZSC, in grande parte gestiti dalla Regione autonoma della Sardegna, come nei casi della Sella del Diavolo.

Cagliari, Sella del Diavolo, SIC/ZSC

Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente e Comune di Cagliari – che ben potrebbe e dovrebbe intervenire con ordinanza sindacale – ora alla ribalta anche a livello europeo per lo scandaloso menefreghismo da tempo inescusabile.

Cagliari, Sella del Diavolo, progressiva realizzazione di sentieri

E l’Italia sta rischiando una nuova procedura d’infrazione anche perché Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente e Comune di Cagliari non vogliono disturbare il passatempo egoistico e dannoso dei ciclisti sulla Sella del Diavolo.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Cagliari, Sella del Diavolo, circuito ciclistico, danni ed erosione

qui

decreto dell’Assessore della Difesa dell’ambiente del 30 marzo 2023, n.6/1225(+ Allegato) aggiornamento del piano di gestione della ZSC ITB042242 “Torre del Poetto;

decreto dell’Assessore della Difesa dell’ambiente del 30 marzo 2023, n.7/1226 (+ Allegato) aggiornamento del piano di gestione della ZSC ITB042243 “Monte Sant’Elia, Cala Mosca e Cala Fighera;

qui il precedente

decreto Assessore Difesa Ambiente Regione autonoma Sardegna n. 3 dell’11 febbraio 2011 

approvazione del piano di gestione dei S.I.C.  “Torre del Poetto” e “Monte S. Elia, Cala Mosca e Cala Fighera.

Cagliari, Sella del Diavolo, PAI, zone rischio frane Hg4 (rosso) e Hg3 (arancione)
Cagliari, Sella del Diavolo, ciclista che vaga a vanvera in area ZPS, fuori sentiero (fine sett. 2024)
Cagliari, Sella del Diavolo (area ZSC), circuito ciclistico abusivo, rampa per salti
pannello del sentiero naturalistico e archeologico della Sella del Diavolo
Cagliari, Sella del Diavolo, escursione GrIG
Gheppio (Falco tinnunculus)
Gabbiano reale mediterraneo (Larus michahellis)

(foto S.D., archivio GrIG)


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