“Idioti e criminali” grida su un social network una donna di Scano di Montiferro (OR) nei confronti di un cacciatore che ha sparato e ha colpito la scala esterna di casa sua, alla periferia del paese.
Un proiettile si è conficcato nel parapetto, a breve distanza da dove giocavano i propri figli.
Un incidente di caccia mancato, per fortuna, sul quale indagano ora i Carabinieri.
L’ennesimo campanello d’allarme sulle carenti condizioni di sicurezza di un passatempo armato piuttosto pericoloso.
Solo pochi giorni fa una donna impegnata in lavori agricoli era stata colpita da una cinquantina di pallini nelle campagne di Norbello (OR).
Finora in tutta Italia nel corso dell’attuale stagione di caccia 2015-2016 (qui tutti i dati aggiornati: http://www.abolizionecaccia.it/notizie/dicacciasimuore.html) si è giunti già a 16 morti (tutti cacciatori) e a 31 feriti (23 cacciatori, 8 persone comuni).
La contabilità dei morti e feriti umani nel corso della stagione venatoria 2014-2015 si era fermata a 41 morti (38 cacciatori, 3 persone comuni) e a 66 feriti (51 cacciatori, 15 persone comuni).
Di questi 2 morti (tutti cacciatori) e 9 feriti (tutti cacciatori) in Sardegna.
Non esiste un dato preciso riguardo il numero di morti e feriti fra gli altri animali, le stime sono dell’ordine dei decine di milioni.
Al di là delle diverse posizioni sulla caccia, crediamo che sia il caso di fare una volta per tutte un’approfondita e seria riflessione quantomeno sulle condizioni di sicurezza della caccia, ormai da tempo divenuta oggettivamente un’attività pericolosa per chiunque frequenti boschi e campagne.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, Amici della Terra, Lega per l’Abolizione della Caccia
da La Nuova Sardegna, 1 novembre 2015
Cacciatore spara e centra un’abitazione vicino a dove giocano i bambini.
Scano Montiferro, tragedia sfiorata alla periferia del paese. L’uomo che ha sparato ha cercato di giustificarsi dicendo che è stato un colpo di rimbalzo ma non ha convinto i carabinieri.
SCANO MONTIFERRO. Si è rischiata la tragedia a Scano di Montiferro dove a metà mattina una fucilata esplosa da un cacciatore ha raggiunto la scala esterna di una casa abitata alla periferia del paese. Il proiettile si è conficcato nel parapetto poco distante dal punto giocavano i figli dei padroni di casa.
«Idioti e criminali», ha commentato la mamma su Facebook, ancora terrorizzata per quello che era accaduto.
Il fatto è stato subito denunciato ai carabinieri del paese che sono intervenuti per i rilievi e i necessari accertamenti.
Resosi conto di quanto era avvenuto, anche il cacciatore che aveva esploso il colpo si è presentato e tentando di giustificarsi avrebbe spiegato che era un colpo di rimbalzo, circostanza che sarebbe stata esclusa invece dai militari.
Sdegnato il commento, sempre su Facebook, del sindaco del paese Franco Frascaro: «È inconcepibile non rispettare le regole e le leggi sull’uso delle armi durante la caccia. L’incidente è sempre in agguato e questo è un fatto che non doveva assolutamente accadere».
I cacciatori, dunque, sono di nuovo sotto accusa nell’Oristanese per l’uso spregiudicato delle armi. A Norbello una fucilata a pallini aveva raggiunto il viso di una donna che raccoglieva olive in un suo terreno.
questo è il foro lasciato dal pallettone nel muro della casa di Francesco Loche, a Scano Montiferro. E’ ad altezza d’uomo, anzi, di bambino. Ogni commento è superfluo.
(foto pubblicitaria Federcaccia, da L’Unione Sarda, S.D., archivio GrIG)
