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I malati di MCS e il diritto di vivere in un ambiente salubre.

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Cisto (Cistus)

Cisto (Cistus)

Riceviamo e pubblichiamo volentieri un approfondimento sulla MCS, inviatoci dall’ingegnere cagliaritana Valeria Faa, affetta da Encefalopatia Tossica con Sensibilità Chimica multipla-MCS (Intolleranza agli Xenobiotici Ambientali).

Ricordiamo brevemente che la MCS è una malattia piuttosto difficile da diagnosticare, a causa della varietà delle cause e dei sintomi, legati fondamentalmente alla intolleranza a sostanze chimiche di vario genere, ormai di larga diffusione nelle nostre attività quotidiane.

La signora Valeria Faa vive ormai da anni in stato di iperventilazione, essendo allo stadio irreversibile della patologia, e non è più in grado di tollerare xenobiotici ambientali fra i quali anche “pesticidi, insetticidi, diserbanti e coformulanti”, posto che tali sostanze (principi attivi di pesticidi, insetticidi, diserbanti e coformulanti) sono state testate e rilevate nel suo sangue, attraverso specifici esami condotti da medici specialisti.

Uno dei metodi naturali che le permettono di fare fronte ed alleviare i sintomi invalidanti legati a tale patologia, è la balneoterapia marina da effettuare in un luogo non inquinato e, proprio per tale ragione, la signora Faa ha trasferito la propria residenza presso l’abitazione di famiglia a due passi dal mare. Il mare, non inquinato, è la sua salvezza ma spesso, come lei stessa racconta, i benefici della balneoterapia vengono completamente annullati dagli effetti nocivi legati alle disinfestazioni contro le zanzare e gli insetti nocivi, che nel condominio nel quale risiede verrebbero praticate con brevissimi intervalli di tempo, per mezzo di un cannone che dirige il getto ad alta pressione verso l’alto in modo da irrorare l’intera area.

Negli anni, la signora Valeria ha esplicitato la necessità di preservare il proprio domicilio e garantire una limitata contaminazione e assorbimento del terreno, considerate le sue gravi condizioni di salute dovute proprio all’intolleranza alle sostanze chimiche, e data anche la sua impossibilità di trasferirsi presso un’altra abitazione bonificata in area marina, ma fino a poco tempo fa le sue richieste sono rimaste senza esito.

Finalmente, lo scorso mese di agosto, è stato fatto un passo avanti verso la tutela della salute. Infatti, il Comune di Maracalagonis ha emesso un’ordinanza con la quale si impone che le disinfestazioni vengano effettuate con prodotti biologici e con metodi diversi dalla nebulizzazione con il cannone e, inoltre, con la possibilità che i proprietari possano scegliere se escludere la propria abitazione dal trattamento. Una soluzione di buonsenso e di civiltà che, auspichiamo, potrà essere d’esempio anche per altre realtà.

Di seguito, l’approfondimento sulla vicenda, inviatoci da Valeria Faa.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

mare e coste (foto Benthos)

mare e coste (foto Benthos)

Ambiente e Salute: il diritto di non subire ripetitivi inquinamenti localizzati.

Spero che questo testo possa essere utile ed esaustivo al fine di far comprendere che l’uso e l’abuso dei pesticidi non è “un problema solo mio”. È un problema – un grave problema – per l’ambiente e la salute pubblica.

E’ bene chiarire che la presenza di un malato ambientale non è un limite alla libertà altrui. Non siamo nemici della civiltà, ma semplicemente il risultato della mancanza di rispetto per la terra, la natura e gli esseri viventi compreso l’uomo.

Alcuni ci considerano come i canarini delle miniere, una metafora che ci vede messaggeri di un avvertimento di pericolo grave e imminente. Ma non abbiamo scelto di esserlo. Come i canarini, lo siamo e basta. Gillian McCarthy, autrice di un famoso testo intitolato “Canaries or Cassandras“, precisa che i malati di MCS (acronimo di Multiple Chemical Sensitivity ovvero Sensibilità Chimica Multipla), più che ai canarini potrebbero essere paragonati a Cassandra. Se infatti gli avvertimenti dei canarini erano considerati essenziali e preziosi dai minatori, gli MCS sono sistematicamente ignorati. È dunque il mito di Cassandra che meglio ci rappresenta, la profetessa di Micene che non venne creduta quando annunciò la caduta di Troia e che anzi incontrò l’ostilità del potere costituito. Siamo le Cassandre del terzo millennio: abbiamo il dono della consapevolezza ma siamo destinati a non essere creduti.

Ancora una volta però la similitudine non è perfetta: fra meno di vent’anni la consapevolezza dei malati di MCS sarà una verità palese ma ormai sarà tardi. Molti non potranno più essere salvati.

Ambiente e Salute – il diritto di non subire ripetitivi inquinamenti localizzati – disegni e testo (1)

 

 

(foto Benthos, S.D., archivio GrIG)



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