Ogni tanto il Bel Paese, nonostante mille problemi di tutti i generi, è il primo della classe.
Secondo le statistiche Eurostat (settembre 2017), l’Italia è lo Stato europeo con la più alta percentuale di rifiuti (urbani, industriali, altro genere) riciclati: ben il 76,9% dei rifiuti raccolti sono avviati al riciclaggio, con un valore più che doppio della media europea (37%).
Non è male, vero?
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
qui le statistiche Eurostat sulla gestione dei rifiuti (settembre 2017)
A.N.S.A., 9 ottobre 2017
Riciclo rifiuti, l’Italia al 76,9%, è la prima in Europa.
Eurostat, Francia ricicla 54%, GB 44%, Germania 43%, media Ue 37%.
L’Italia è il Paese europeo con la più alta percentuale di riciclo dei rifiuti (urbani, industriali e altri). Lo dicono i dati più recenti di Eurostat, usciti a settembre e citati in un comunicato dalla ong ambientalista Kyoto Club. Con il 76,9% di rifiuti avviati a riciclo, il nostro paese presenta una incidenza più che doppia rispetto alla media europea (37%) e ben superiore a tutti gli altri grandi paesi: la Francia è al 54%, il Regno Unito al 44%, la Germania al 43%.
La quantità riciclata netta dell’Italia (che include import-export di rifiuti e cascami) è pari a 56,4 milioni di tonnellate ed è inferiore solo a quella della Germania (72,4 milioni di tonnellate). I flussi più rilevanti per l’Italia sono rappresentati dai cosiddetti riciclabili tradizionali (carta, plastica, vetro, metalli, legno, tessili), che arrivano a 26 milioni di tonnellate. Seguono i rifiuti misti avviati a selezione (circa 14 milioni di tonnellate), i rifiuti organici e verdi (circa 6 milioni di tonnellate) e i rifiuti chimici (1,7 milioni).
L’Italia è anche il secondo Paese europeo, dopo la Germania, in termini di fatturato e di addetti nel settore della preparazione al riciclo.
(foto M.F., S.D., archivio GrIG)
