E’ pervenuta risposta interlocutoria (nota prot. n. 216249 del 19 ottobre 2016) da parte del Servizio Valutazioni Ambientali della Regione Umbria riguardo l’atto di intervento nel procedimento di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) interregionale relativo a un progetto di centrale eolica in loc. Cima le Fienaie, nei Comuni di Città di Castello, San Giustino (PG) e Mercatello sul Metauro (PU), effettuato (3 ottobre 2016) dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus.
Durante la lunga disamina effettuata della procedura di V.I.A. interregionale, viene ammesso esplicitamente che “per quanto attiene la Regione Umbria il sito web delle valutazioni ambientali è attualmente in fase di revisione e aggiornamento e pertanto lo scrivente Servizio, pur avendo pubblicato sullo stesso l’Avviso al pubblico, non ha potuto effettuare la pubblicazione del materiale documentale inerente il procedimento de quo”.
Al di là del caso singolo[1], si ha motivo di ritenere che tutte le procedure di V.I.A. avviate in quest’ultimo periodo siano illegittime per violazione dell’obbligo di legge (art. 24 del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.) riguardante la pubblicazione sul sito web istituzionale del progetto e dello studio di impatto ambientale per consentirne l’esame da parte di cittadini, comitati, associazioni.
Nel caso specifico che nessuno a Città di Castello e a San Giustino era stato correttamente informato della procedura in corso.
La gravità delle conseguenze è intuitiva e coinvolge una pluralità di soggetti, dalle amministrazioni pubbliche a imprese, da associazioni a singoli cittadini.
La Regione Umbria dovrebbe porre immediato rimedio a una situazione che, evidentemente, va avanti da tempo.
Si ricorda che il progetto di centrale eolica di Cima le Fienaie comprende n. 5 aereogeneratori (n. 4 nel territorio comunale di Città di Castello, n. 1 nel territorio comunale di San Giustino) da 3,3 MW ciascuno (potenza complessiva 16,5 MW), con fondazioni, strade di accesso, e opere di connessione alla rete elettrica nazionale (strade di servizio, cavidotti interrati, cabine di smistamento, stazione di trasformazione, elettrodotto aereo ad alta tensione 132 kV) in territorio comunale di Mercatello sul Metauro (PU).
Si tratta dell’ennesimo progetto di centrale eolica sull’Appennino Umbro-Marchigiano, in zona dove nemmeno risulta la presenza di vento costante tale da renderlo efficiente, fra i tanti progetti di centrali eoliche presentati da varie società delle energie rinnovabili, solo alcuni dei quali – fortunatamente – sono stati approvati, anche grazie alle azioni legali (2012) del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus.
Un paesaggio tanto caro ad artisti di ogni epoca, così a rischio senza nemmeno alcun reale beneficio per la collettività.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus – insieme al WWF Marche, Lupus in Fabula, Italia Nostra, Movimento 5 Stelle di Città di Castello – ha chiesto che venga dichiarata l’improcedibilità a causa dell’insanabile carenza procedurale. Tuttavia, sembra proprio che ormai si tratti di un’illegittimità diffusa e coinvolgente tutti gli analoghi procedimenti di V.I.A. svolti e in svolgimento negli ultimi tempi presso la Regione Umbria.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
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[1] La Regione Umbria si è limitata a pubblicare solo l’avviso di deposito degli atti.

Appennino Umbro-Marchigiano, Monte dei Sospiri dopo la realizzazione della locale centrale eolica (2016)
(foto A.L.C., archivio GrIG)
