Presa dall’estasi e sotto il sole, ha pensato d’essere un’artista e ha iniziato a colorar di blù la sabbia di Is Aruttas, spiaggia del Sinis (Cabras, OR).
Alcuni bagnanti indignati hanno chiamato la Polizia locale di Cabras che ha provveduto a bloccare e denunciare la novella Michelangiola.
Non è certo la prima volta e non sarà l’ultima, da Eleonora Brigliadori a ignoti cafoni vandali travestiti da artisti nelle nostre città, a semplici cafoni che pensano che tombe romane, campagne e cunette stradali siano bidoni per i rifiuti.
Questo avviene, soprattutto, perché manca il controllo sociale, manca la vigilanza diffusa da parte dei cittadini.
Coraggio, rimbocchiamoci le maniche!
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
da La Nuova Sardegna, 6 agosto 2016
Dipinge la sabbia a Is Aruttas: turista denunciata.
Cabras, la donna rischia anche una pesante multa: armata di colori acrilici e indelebili, stava disegnando e colorando i preziosi chicchi. (Simonetta Selloni)
CABRAS. E sì che in Sardegna si è ormai abituati a deturpazioni di ogni risma, con una storia che parte da lontano, dalla roccia della tartaruga a Cala Girgolu decapitata nel 1989, restaurata e poi ridanneggiata. Di tutti i colori, se ne vedono: e di tutti i colori stava diventando la porzione di spiaggia a chicchi di riso di Is Aruttas, litorale di Cabras, dove ieri sera una turista-artista ha provato a lasciare il segno indelebile del suo passaggio nell’isola. Armata di colori acrilici e indelebili, stava disegnando e colorando i preziosi chicchi.
Nulla di originale, si intende: preceduta in queste manifestazioni artistiche estemporanea dalla ex presentatrice Eleonora Brigliadori, che nel 2007 tinteggiò di azzurro due rocce della scogliera di Li Tegghjacci, a Portobello di Gallura, e dai quei buontemponi che nel 2012 armati di vernice spray avevano cambiato il volto ad una roccia a Lu Impostu, vicino a San Teodoro.
Non è che il discorso sia circoscritto al solo versante artistico: uno spazio considerevole sull’argomento se lo è guadagnato il capitolo dei furti di sabbia. Meno male che negli anni anche la sensibilità dei bagnanti e dei frequentatori delle spiagge, turisti – quelli civili – compresi, è andata crescendo. E così ieri sera l’artista è stata prima notata, poi dalla curiosità si è passati alle proteste, mentre qualcuno di più deciso ha avvisato la polizia municipale.
Gli agenti sono arrivati in fretta, la signora è stata identificata e denunciata. Perchè proprio, non si può pensare di cambiare i connotati a una spiaggia che ha tutte le carte in regola per stare così come è, senza bisogno di lifting, ritocchi, pennellate. I colori glieli ha elargiti madre natura: e tanto basta.
Probabilmente alla denuncia seguirà una consistente multa. Certo che ora, alla campagna contro il saccheggio della sabbia, bisognerà aggiungere anche quella contro gli artisti da spiaggia. Tanto per ricordare qualche dato interessante, gli addetti ai controlli di sicurezza dell’aeroporto di Elmas l’anno scorso hanno creato una pagina sul Social Network per denunciare i furti di sabbia. Lo scorso anno, nelle spiagge del Sinis avevano riportato oltre 100 chili di granelli di quarzo, sequestrati in aeroporto dai bagagli dei vacanzieri estivi. Ora bisognerà stare attenti anche a chi arriva armato di pennelli e colori.
(foto S.D., archivio GrIG)
