Il Tribunale di Cagliari (presidente Claudio Gatti, a latere Badas e Belelli), con sentenza del 20 maggio 2016, ha condannato (falso, abuso d’ufficio, abusi edilizi) al termine di un lungo procedimento penale l’on. Eugenio Murgioni, già consigliere regionale (prima P.d.L., poi Forza Paris e F.d.I.) e già sindaco (fino a poco tempo fa vice-sindaco) di Castiadas, a un anno e dieci mesi di reclusione, il tecnico comunale Giuseppe Floris (un anno e dieci mesi di reclusione) e il progettista Sandro Lobina (un anno di reclusione) per la realizzazione di una villona nelle campagne di Castiadas.
La villa, senza dubbio di sensibili dimensioni, è stata realizzata nel corso degli anni scorsi fra campagne e macchie mediterranee nella località Sitò – Genna Spina ed era risultata parzialmente non autorizzata sotto il profilo paesaggistico.
Con ordinanza G.I.P. del Tribunale di Cagliari del 17 ottobre 2012 (procedimento penale n. 12824/2009) era stata nuovamente posta sotto sequestro preventivo su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari. Già nel giugno 2010 il G.I.P. Simone Nespoli aveva concesso, sempre su richiesta della Procura della Repubblica di Cagliari, il sequestro preventivo dell’immobile, in seguito (ottobre 2010) dissequestrato in sede di appello dal Tribunale del riesame di Cagliari.
La struttura residenziale, all’apparenza molto ben rifinita e pregevole, risulterebbe autorizzata come semplice “casa agricola”, secondo le ipotesi della pubblica accusa.
In proposito le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra avevano inoltrato una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e di adozione degli opportuni provvedimenti (2 dicembre 2009) alle varie amministrazioni pubbliche competenti (fra cui il Servizio Governo del territorio e tutela paesaggistica di Cagliari, la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Cagliari, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari).
Numerose altre contestazioni sarebbero state mosse – dopo le indagini del Corpo forestale e di vigilanza ambientale – nei confronti dell’on. Murgioni, fra cui quelle concernenti ipotesi di reato di falso, di violazione di norme di tutela paesaggistica e urbanistiche.
Da quanto acquisito è risultato che l’ultima variante in corso d’opera (per la quale è stata rilasciata concessione edilizia n. 15 del 4 marzo 2009) abbia comportato modifiche nei prospetti e nelle falde del tetto (dichiarazione del responsabile del Servizio urbanistica del Comune di Castiadas n. 3178 del 19 novembre 2009) rispetto alle precedenti concessioni edilizie, mai precedute da autorizzazioni paesaggistiche. In merito la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Cagliari “con nota n. 4249 del 22/12/2009 ha già inoltrato formale richiesta di chiarimenti” al Comune di Castiadas “ed è tuttora in attesa di riscontro”.
Singolarmente le prime autorizzazioni di tipo urbanistico (n. 10 del 27 febbraio 2022, n. 51 del 17 novembre 2005, n. 12 del 6 aprile 2007) non sono state precedute da autorizzazioni paesaggistiche pur essendo presente in zona la macchia mediterranea in quanto “l’area in esame non risultava sottoposta a tutela paesaggistica, in quanto esterna alla perimetrazione bosco/macchia mediterranea” indicata dal piano urbanistico comunale – P.U.C. (allegato 6, tavola B2).
Ora la condanna da parte del Tribunale di Cagliari.
Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
(foto per conto GrIG)
