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Channel: Gruppo d'Intervento Giuridico (GrIG)
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Roma, tagli di alberi ad alto fusto al Pincio e a Villa Doria – Pamphilj in assenza di valutazione d’incidenza ambientale.

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Roma, Villa Doria-Pamphilj, Viale Casino Algardi, taglio alberi (17 ott. 2024)

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha provveduto a inviare (10 febbraio 2025) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti in merito ai tagli di alberi ad alto fusto nello storico parco pubblico del Pincio e nel parco della Villa Doria – Pamphilj in assenza della necessarie e vincolanti procedure di valutazione d’incidenza ambientale (VincA), per mantenere le caratteristiche naturalistiche dei siti protetti, rientranti nella Rete Natura 2000.

Coinvolti il Ministero della Cultura, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Regione Lazio, il Comune di Roma Capitale, l’Ente regionale Roma Natura, informati per le verifiche di competenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma e i Carabinieri Forestale.

Roma, Pincio, taglio Pini (13 aprile 2024)

Il GrIG aveva segnalato (14 aprile 2024) un taglio disinvolto di Pini (Pinus pinea) nello storico parco pubblico del Pincio, nel centro storico di Roma, notissimo in tutto il mondo, effettuato nella primavera 2024, in pieno periodo riproduttivo dell’avifauna selvatica e (2 novembre 2024) il taglio di una quarantina di grandi Ippocastani (Aesculus hippocastanum) lungo il Viale del Casino Algardi, nel parco della Villa Doria – Pamphilj.

I tagli in ambedue i casi sono stati effettuati per conto del Comune di Roma Capitale e, in ambedue i casi, sono risultati effettuati senza aver svolto le necessarie e vincolanti procedure di valutazione d’incidenza ambientale (VincA), secondo quanto comunicato rispettivamente dalla Regione Lazio – D.R. Ambiente, Cambiamenti Climatici, Transizione Energetica e Sostenibilità, Parchi con nota prot. n. 562624 del 29 aprile 2024 (Pincio) e dall’Agenzia Roma Natura, titolare della competenza in materia, con nota prot. n. 3885 del 18 novembre 2024 (Villa Doria – Pamphilj).

Infatti, si deve ricordare che sia il Pincio che la Villa Doria – Pamphilj rientrano nella zona speciale di conservazione (ZSC) “Villa Borghese e Villa Pamphili” (IT66030052) ai sensi delle direttive n. 92/43/CEE (tutela habitat naturali e seminaturali, fauna, flora) e n. 09/147/CE (salvaguardia avifauna selvatica), con specifiche misure di conservazione (deliberazione Giunta regionale n. 159 del 14 aprile 2016), per cui ogni intervento di modifica dev’essere preceduto dalle vincolanti procedure di valutazione d’incidenza ambientale (art. 5 del D.P.R. n. 357/1997 e s.m.i.) per verificare se vi sia eventuale danno/degrado delle caratteristiche naturalistiche che han portato all’inclusione del sito protetto nella Rete Natura 2000.  

aree naturali protette gestite da Roma Natura

L’Ente regionale Roma Natura ha il compito fondamentale di gestire le sedici aree naturali protette nel territorio comunale di Roma, oltre 16 mila ettari di grande rilievo naturalistico, ambientale, paesaggistico, storico-identitario.  Molte aree naturali protette e i grandi parchi pubblici storico romani rientrano in siti della Rete Natura 2000 e all’Ente regionale Roma Natura è stata affidata la competenza allo svolgimento delle preventive e vincolanti procedure di V.Inc.A., che, però, sembrano latitanti in parecchi casi di intervento anche di notevole impatto sugli ambienti protetti.

Vediamo una buona volta di garantire anche una protezione concreta e non solo sulla carta?   

Roma, giardino pubblico (Rione Quirinale)

Da un lato Roma è la capitale europea con il più esteso patrimonio di verde pubblico (oltre 400 chilometri quadrati di verde pubblico tra giardini, parchi, ville storiche e riserve naturali e circa 350 mila alberi), tuttavia l’adozione di opportune Linee strategiche sul verde urbano di Roma (2023) non pare si sia tradotta ancora in efficaci e riconosciute attività di gestione del verde pubblico con particolare riferimento ai valori paesaggistici e storico-culturali che contribuiscono fondamentalmente a rendere l’Urbe quella Città unica che tutto il mondo ammira.

Upupa (Upupa epops)

Che cosa si aspetta?

Si può migliorare, parecchio.  E sarebbe ora che tutte le amministrazioni pubbliche competenti siano richiamate a una corretta gestione del patrimonio naturalistico e del verde pubblico romani.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Pettirosso (Erithacus rubecula)

da Roma Today, 10 febbraio 2025

Alberi tagliati senza le dovute autorizzazioni: contestati gli abbattimenti al Pincio ed a villa Pamphili.

I due parchi rientrano nella Rete Natura 2000 che garantisce la conservazione della biodiversità. Stefano Deliperi, presidente del Gruppo d’intervento giuridico: “Per i tagli serviva la valutazione d’incidenza ambientale”. (Fabio Grilli)

Nell’aprile del 2024 il taglio di alcuni pini del piazzale del Pincio aveva fatto balzare dalla sedia le associazioni ecologiste. Tra gli alberi abbattuti infatti, c’erano “6 pini colossali che costituivano l’essenza stessa della spettacolare esposizione arborea” aveva commentato Italia Nostra, parlando di un “ultimo oltraggio”.

Cardellino (Carduelis carduelis)

Gli alberi abbattuti

Il taglio di quegli alberi andava preceduto da apposite richieste. Perché, come ha rilevato il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) si tratta di un’area rientrate nella “Rete Natura 2000”. Era quindi opportuno attivare le “necessarie e vincolanti procedure di valutazione d’incidenza ambientale (VincA)” ha spiegato Stefano Deliperi, presidente del Grig. Invece gli abbattimenti sono stati eseguiti “in assenza” di quelle autorizzazioni e peraltro in un periodo, quello primaverile, considerato “riproduttivo per l’avifauna selvatica”. 

“In ambedue i casi i tagli sono stati effettuati per conto del Comune di Roma Capitale e  sono risultati effettuati senza aver svolto le necessarie e vincolanti procedure di valutazione d’incidenza ambientale (VincA)” ha spiegato Deliperi. Il Gruppo d’Intervento giuridico ha citato anche le note protocollate con cui la direzione Ambiente della Regione (il 29 aprile 2024) avrebbe dichiarato che sul Pincio non è stata attivata la procedura mentre, nel caso dei Villa Pamphili, la risposta è arrivata nel novembre del 2024. 

Anche i tagli di una quarantina di ippocastani il Viale del Casino Algardi, nel parco della Villa Doria polmone verde del municipio XII rientra infatti nella Rete 2000: lo strumento che l’Unione Europea usa per garantire la conservazione della biodiversità. Ne fanno parte zone di protezione speciale (ZPS) e zone speciali di conservazione (ZSC) per le quali si deve garantire il mantenimento degli habitat e delle specie che li popolano.

“In ambedue i casi i tagli sono stati effettuati per conto del Comune di Roma Capitale e  sono risultati effettuati senza aver svolto le necessarie e vincolanti procedure di valutazione d’incidenza ambientale (VincA)” ha spiegato Deliperi. Il Gruppo d’Intervento giuridico ha citato anche le note protocollate con cui la direzione Ambiente della Regione (il 29 aprile 2024) avrebbe dichiarato che sul Pincio non è stata attivata la procedura mentre, nel caso dei Villa Pamphili, la risposta è arrivata nel novembre del 2024. 

Il taglio di questi alberi che tante proteste ha scatenato, tra cittadini, associazioni e comitati, non ha quindi seguito l’iter amministrativo che era previsto dalla legge ed in virtù del quale “per cui ogni intervento di modifica dev’essere preceduto dalle vincolanti procedure di valutazione d’incidenza ambientale”. Servono a verificare se sussista un danno o un degrado delle caratteristiche che hanno portato, un particolare sito protetto, a far parte della Rete Natura 2000.

“Roma è la capitale europea con il più esteso patrimonio di verde pubblico – ha ricordato Deliperi  – tuttavia l’adozione di opportune Linee strategiche sul verde urbano di Roma (2023) non pare si sia tradotta ancora in efficaci e riconosciute attività di gestione del verde pubblico con particolare riferimento ai valori paesaggistici e storico-culturali”. Nella circostanza, dell’assenza delle necessarie autorizzazioni paesaggistiche, sono stati coinvolti i ministeri e “per le verifiche di conseguenza” ha sottolineato il GriG, anche “la procura di Roma ed i carabinieri forestali”.

Merlo femmina (Turdus merula)

(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)


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