L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inoltrato (3 febbraio 2025) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti riguardo le esercitazioni militari degli elicotteri dell’Aviazione degli Stati Uniti d’America (USAF) sull’area del Fiume Piave, in Provincia di Treviso.
Coinvolti il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Regione Veneto, il Comune di Crocetta del Montello, i Carabinieri Forestale, informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso per gli aspetti di competenza.
Il corso del Piave ambito dalle esercitazioni interessa i territori comunali di Pederobba, Vidor, Moriago, Nervesa e, in particolare di Crocetta del Montello, le Grave del Piave di Ciano.
Oltre a esser tutelate con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), rientrano nella zona di protezione speciale (ZPS) “Grave del Piave di Ciano” (IT3240023) e nella zona speciale di conservazione (ZSC) “Grave del Piave” (IT 3240030) individuate ai sensi delle direttive n. 09/147/CE sulla salvaguardia dell’avifauna selvatica e n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e seminaturali, la fauna e la flora. Qualsiasi intervento che possa alterare le caratteristiche naturali del sito oggetto di tutela dev’essere assoggettato alla vincolante procedura di valutazione d’incidenza ambientale (VIncA).
E’ evidente che le esercitazioni – con ripetuti sorvoli dell’area in argomento – non possono che costituire un forte fattore di disturbo dell’avifauna selvatica nonché fonte di inquinamento acustico e del suolo, a causa di eventuali perdite di carburante.
Il GrIG ha chiesto lo svolgimento della procedura di VIncA e l’inibizione delle attività non autorizzate. Numerose le proteste, anche da parte di amministratori locali, come la sindaca di Crocetta del Montello Marianella Tormena . In questi giorni i consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo (Europa Verde) han presentato l’interrogazione consiliare n. 625 del 27 gennaio 2025 chiedendo l’intervento delle autorità regionali venete.
Il GrIG auspica una presa di coscienza da parte delle amministrazioni pubbliche competenti del pesante e impunito impatto ambientale pluriennale su un’area di grande rilevanza ambientale e, non ultimo, dell’inquinamento acustico ai danni delle popolazioni residenti.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto da mailing list ambientalista, S.D., archivio GrIG)