Il Ghiro sardo (Myoxus glis melonii) è una sottospecie del Ghiro (Glis glis) estremamente rara, presente solo in Sardegna e in Corsica.
Secondo il recente studio “Anthropogenic dispersal explains the phylogeography of insular edible dormouse Glis glis in the Mediterranean basin” (E. Mori e Altri, in rivista Mammal Research, 13 giugno 2024), “in passato, la specie è stata introdotta intenzionalmente in varie località, comprese le isole, come risorsa alimentare”, in Sardegna sarebbe stata introdotta in epoca romana.
Di piccole dimensioni (in genere una ventina di centimetri, di cui la metà rappresentata dalla coda), vive in gruppi anche numerosi nei boschi, realizza la propria tana prediligendo i grandi alberi e ha abitudini crepuscolari e notturne.
E’ particolarmente raro, la sua presenza è stata documentata nel 2008 e nel 2014 nel Supramonte di Urzulei e l’Agenzia regionale Forestas ha lanciato una campagna per le relative segnalazioni.
Tuttavia, resiste ancora, nonostante la caccia, che fino agli anni ’50 del ‘900 veniva regolarmente praticata per la carne e la pelliccia, e la progressiva antropizzazione del territorio.
Nonostante tutto resiste.
Del Ghiro sardo parla un bel documentario di Fabrizio Vella.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto da mailing list ambientalista)