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Channel: Gruppo d'Intervento Giuridico (GrIG)
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I boschi sardi in grave sofferenza nell’estate 2024. Che cosa sta accadendo?

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Massiccio dei Sette Fratelli, boschi in sofferenza (estate 2024)

I boschi e la macchia mediterranea in ampie aree della Sardegna sono in una condizione di grande sofferenza sempre più evidente.

Che cosa sta accadendo?  Quali sono le cause?

Ogliastra, boschi in sofferenza (estate 2024)

Gli eventi

Il deperimento dei boschi naturali (con appassimento e successivo completo disseccamento delle foglie nelle chiome degli alberi) che si sta osservando in Sardegna,  già evidente a partire dal mese di luglio e proseguito e acuitosi durante tutto il mese di agosto del 2024, ha assunto caratteri di eccezionalità.

Nuovi ingenti danni alle risorse forestali regionali particolarmente intensi in vari comuni dell’area orientale dell’Isola, dal Sarrabus Gerrei al sud, passando per l’Ogliastra e la Baronia al centro fino in Gallura al nord rappresentati da notevole diffusione di alberi morti o danneggiati costituiscono un nuovo disastro per le risorse forestali regionali dopo quelli dovuti agli incendi.

Seui, Foresta demaniale di Montarbu, falesie

L’eccezionale siccità insieme all’aumento delle temperature medie sia invernali che estive sta colpendo particolarmente le formazioni naturali di Sughera (Quercus suber L.) e di Leccio (Quercus ilex L.) ma anche le estensioni di macchia mediterranea: in tutta l’Isola si stanno stimando in decine di migliaia di ettari le superfici complessivamente colpite.

Mentre la Regione autonoma della Sardegna sta avviando apposito monitoraggio, mentre contemporaneamente vengono valutate le strategie e le azioni per limitare i danni e per il recupero, anche se le stime sono tuttora assolutamente provvisorie così come, di conseguenza, gli interventi di protezione e recupero (vds. deliberazione Giunta regionale del 28 agosto 2024, n. 31/7, Interventi urgenti in relazione al fenomeno di deperimento e moria di sugherete, leccete e macchia mediterranea in atto nel territorio della Regione Sardegna e programmazione delle risorse disponibili sul Bilancio regionale).

Querce da sughero in sofferenza (estate 2024)

Fattori da considerare per la difesa ed il ripristino      

Sono  innanzitutto da analizzare preliminarmente due serie di fattori:

– l’estensione e la tipologia dei danni;

– le condizioni stazionali delle aree colpite.

Massiccio dei Sette Fratelli, vette

Estensione e tipologia dei danni

Evidentemente l’estensione complessiva delle aree colpite dal deperimento (ettari, numero di piante danneggiate) e la sua distribuzione/concentrazione territoriale rappresenta la prima variabile  da considerare.

La conoscenza delle specie forestali danneggiate ha un’importanza fondamentale in quanto è immediato osservare che i danni sono fortemente correlati alle diverse specie coinvolte. La specie è importante in relazione anche alla tipologia forestale ed alle classi cronologiche delle piante danneggiate essendosi osservato l’inizio del deperimento in formazioni non ancora pienamente evolute e generatesi post incendio.

Le piante colpite si presentano prevalentemente secche in piedi o parzialmente disseccate. Nella contemporaneità del disseccamento durante il periodo caldo l’emergenza è connessa inoltre alla maggiore esposizione al rischio incendi risultando tanto diffusa la biomassa secca facilmente infiammabile.  Gli attacchi di funghi patogeni (Phytophtora cinnamoni in primo luogo) all’attualità sono ricondotti tra le concause di tale deperimento su vasta scala ma sulle sugherete sono indicati quali cause principali.

Foresta demaniale dei “Sette Fratelli”

Condizioni stazionali delle aree colpite

Soprattutto nel caso di danni gravi ed estesi come quelli già verificati occorre approfondire gli studi stazionali (clima, suolo, esposizione, flora, fauna, attività antropica) relativi alle aree forestali colpite dall’emergenza soprattutto per i successivi auspicati interventi di difesa e recupero.

Questi  richiederanno in primis una notevole capacità di coordinamento e di rafforzamento delle funzioni di tutti gli Enti territoriali coinvolti capaci di informare, mediante incontri e riunioni, e di realizzare velocemente gli interventi che dovranno essere messi a punto.

Notevole attenzione è assolutamente urgente venga riposta per nuove politiche gestionali finalizzate a definire e realizzare nuovi specifici obiettivi che mettano al primo posto misure di effettiva protezione e di conservazione dei popolamenti forestali della Sardegna, compresa la revisione dell’attuale sostanziale tolleranza del pascolo brado in aree boscate.  

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Sardegna, foresta mediterranea di S’Acqua Callenti (Castiadas)

(foto per conto GrIG, J.I., S.D., archivio GrIG)


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