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La Corte di cassazione chiude il cantiere Sitas a Malfatano-Tuerredda (Teulada).

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Teulada, Capo Malfatano

Teulada, Capo Malfatano

Ultima parola (per ora) sul progetto immobiliare lungo la costa di Malfatano e Tuerredda, in Comune di Teulada (CA)

La Corte di cassazione, a Sezioni unite civili, con sentenza 4 febbraio 2016, n. 2198 ha respinto il ricorso della S.I.T.A.S. s.p.a. in liquidazione per motivi inerenti la giurisdizione (art. 110 e ss. cod. proc. amm.) avverso la sentenza Cons. Stato, sez. IV, 9 gennaio 2014, n. 36, che aveva confermato la sentenza T.A.R. Sardegna, sez. II, 6 febbraio 2012, n. 427.

In soldoni, la procedura seguita per autorizzare una delle speculazioni immobiliari più pesanti sulle coste sarde degli ultimi decenni è illegittima per aver spezzettato l’unico progetto turistico-edilizio in cinque comparti per le valutazioni di impatto ambientale. Il Consiglio di Stato, che l’ha riconosciuto, non ha esorbitato dalle sue competenze giurisdizionali, come ha confermato la Corte di cassazione.

Teulada, Malfatano-Tuerredda, cantiere Sitas s.p.a.

Teulada, Malfatano-Tuerredda, cantiere Sitas s.p.a.

E’ quanto abbiamo detto e denunciato in svariati esposti, ricorsi, denunce da lunghi anni.

Inascoltati colpevolmente dal Comune di Teulada, dalla Regione autonoma della Sardegna, dal Ministero dell’ambiente, dalla Commissione europea.    Sistematicamente, perché non si doveva disturbare il manovratore delle ruspe.

A suo tempo non abbiamo avuto i quattrini necessari per impugnare gli atti di autorizzazione di quel mezzo scempio che è stato attuato.  I nostri più calorosi e fraterni complimenti a Italia Nostra che successivamente l’ha fatto.

Resta da ringraziare gli amministratori e funzionari pubblici – all’interno del Comune di Teulada, della Regione autonoma della Sardegna, del Ministero dell’ambente, della Commissione europea – per essersene pilatescamente lavati le mani.

Nel mentre, davanti al Tribunale penale di Cagliari è in corso il processo relativo alle opache procedure messe in campo per far ripartire il progetto immobiliare e la S.I.T.A.S. s.p.a. ha avviato la procedura di scoping davanti al Servizio valutazioni ambientali della Regione autonoma della Sardegna per poi far seguire, finalmente, le necessarie procedure di valutazione di impatto ambientale riguardo il comparto E1 del medesimo progetto immobiliare (ottobre 2015).

E ora?    Non finirà certo qui.

Da un lato, potrebbero esser effettuati la demolizione di quanto realizzato, ormai non più sorretto dalle necessarie autorizzazioni amministrative, e il conseguente ripristino ambientale. In questo caso, la Società immobiliare ben potrà intraprendere azioni risarcitorie nei confronti delle Amministrazioni pubbliche che con leggerezza e pervicacia hanno rilasciato le autorizzazioni illegittime.

E in caso di condanna al risarcimento del danno non si esclude un ulteriore seguito in relazione al conseguente danno erariale.

Oppure la S.I.T.A.S. può provare a riprendere le fila del progetto immobiliare.

Noi siamo dalla parte dell’ambiente, come sempre. E come sempre faremo la nostra parte.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra

 

Teulada, Tuerredda, cantiere S.I.T.A.S. s.r.l.

Teulada, Tuerredda, cantiere S.I.T.A.S. s.r.l.

 

L'Unione Sarda, 5 febbraio 2016

(foto S.D., archivio GrIG)

 

 

 

 



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