
Una buona notizia.
Il buco dell’ozono, che tanto aveva affollato gli incubi di Stati e milioni e milioni di persone, si sta chiudendo.
Secondo quanto contenuto nel rapporto O.N.U. Scientific Assessment of Ozone Depletion 2022, ripreso dal Guardian, il buco dell’ozono dovrebbe chiudersi completamente su gran parte della Terra entro il 2040, entro il 2045 sull’Artico ed entro il 2066 sull’Antartide.
Il buco dell’ozono è stata la prima emergenza ambientale a livello mondiale, ritenuta gravissima negli anni ’80 e ’90 del secolo scorso.
Grazie al protocollo di Montreal del 1989 sono stati progressivamente messi al bando i clorofluorocarburi (CFC), fra i gas serra responsabili del buco dell’ozono.
Attualmente il 99% delle sostanze ritenute pericolose per l’ozono sono state eliminate.
Ora giungono i risultati, a dimostrazione del fatto che anche i trattati internazionali possono servire a contrastare i cambiamenti climatici…a patto che siano effettivamente applicati.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
A.N.S.A., 9 gennaio 2023
Buco dell’ozono si sta chiudendo, strato sarà normale nel 2040.
Qualche anno dopo anche sulle regioni polari, dice l’Onu.
ROMA, 09 GEN – Il buco nello strato di ozono, un tempo il pericolo ambientale più temuto per l’umanità, dovrebbe essere completamente sparito nella maggior parte del mondo entro due decenni, grazie all’azione decisiva da parte di molti governi di eliminare gradualmente le sostanze che riducono lo strato.
Lo afferma l’Onu, scrive il Guardian.
La perdita dello strato di ozono, che ha rischiato di esporre le persone ai dannosi raggi ultravioletti del sole, è sulla buona strada per essere completamente recuperata entro il 2040 in gran parte del mondo, mentre si ricreerà completamente entro il 2045 sull’Artico e entro il 2066 sull’Antartide.
(foto Meteoweb, A.N.S.A.)