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Caccia 2015-2016 in Sardegna, nuovo “incidente”.

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Sardegna, versanti boscosi

Sardegna, versanti boscosi

Un altro incidente di caccia in Sardegna.  Fortunatamente senza grandi conseguenze.

A Paulilatino, nei boschi della zona, un carabiniere originario del Cagliaritano, del quale non sono note le generalità, è stato ferito durante una battuta di caccia al Cinghiale domenica 20 dicembre 2015. Trasportato con urgenza all’Ospedale civile di Oristano, fortunatamente le sue condizioni non sono preoccupanti.

Indagano i Carabinieri della Compagnia di Ghilarza per appurare esatta dinamica del fatto e le eventuali responsabilità.

Come non ci stanchiamo di ricordare, il problema della sicurezza nell’ambito della caccia è reale, come anche i cacciatori più avveduti e sensibili riconoscono, anche con proposte utili e condivisibili.

Lo scorso 1 novembre 2015 a Scano di Montiferro (OR) è stata sfiorata una tragedia: un cacciatore ha sparato e ha colpito la parte esterna della casa di Francesco Loche, alla periferia del paese, nel cui giardino giocavano i tre figli.    Un incidente di caccia mancato, per fortuna, sul quale indagano ora i Carabinieri.

L’ennesimo campanello d’allarme inascoltato sulle carenti condizioni di sicurezza di un passatempo armato piuttosto pericoloso.

Finora in tutta Italia nel corso dell’attuale stagione di caccia 2015-2016 (qui tutti i dati aggiornati: http://www.abolizionecaccia.it/notizie/dicacciasimuore.html) si è giunti già a 25 morti (tutti cacciatori) e a 66 feriti (53 cacciatori, 13 persone comuni).

Cinghiale (Sus scrofa)

Cinghiale (Sus scrofa)

La contabilità dei morti e feriti umani nel corso della stagione venatoria 2014-2015 si era fermata a 41 morti (38 cacciatori, 3 persone comuni) e a 66 feriti (51 cacciatori, 15 persone comuni).

Di questi 2 morti (tutti cacciatori) e 9 feriti (tutti cacciatori) in Sardegna.

Non esiste un dato preciso riguardo il numero di morti e feriti fra gli altri animali, le stime sono dell’ordine dei decine di milioni.

Al di là delle diverse posizioni sulla caccia, crediamo che sia il caso di fare una volta per tutte un’approfondita e seria riflessione quantomeno sulle condizioni di sicurezza della caccia, ormai da tempo divenuta oggettivamente un’attività pericolosa per chiunque frequenti boschi e campagne.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, Amici della Terra, Lega per l’Abolizione della Caccia

 

cartello "attenzione caccia al cinghiale"

cartello “attenzione caccia al cinghiale”

 

stagione di caccia 2015-2016 in Sardegna.

*  feriti: Ignazia Medde (60 anni, di Norbello), ferita in vari punti del corpo mentre era impegnata nella raccolta delle olive (18 ottobre 2015, presso il Novenario di S. Ignazio, Norbello); Giovanni Piras (60 o 70 anni, di Posada), ferito a un braccio durante una battuta di caccia (8 novembre 2015, nelle campagne di Solità, Budoni); un carabiniere del Cagliaritano del quale non sono note le generalità (29 dicembre 2015, nei boschi di Paulilatino).

 

 

Cinghiali (Sus scrofa)

Cinghiali (Sus scrofa)

da La Nuova Sardegna, 22 dicembre 2015

La palla si frammenta e colpisce un cacciatore.

Paulilatino, sfortunato incidente durante una battuta di caccia al cinghiale. Un componente della compagnia colpito ad un gluteo: non è in pericolo. (Piero Marongiu)

PAULILATINO. Poteva avere conseguenze tragiche l’incidente di domenica mattina nelle campagne di Paulilatino, durante una battuta di caccia al cinghiale. Erano appena passate le otto del mattino, i cacciatori erano già nelle poste e i battitori con i cani da punta avevano appena dato inizio alla prima battuta della giornata. Una volta liberati, i cani hanno scovato subito un cinghiale di media grandezza che nella fuga è passato nella posta di S.P. un quarantenne di Narbolia molto esperto.

Il cacciatore, presa la mira, ha fatto fuoco colpendo e uccidendo l’animale. Ma la fatalità ha voluto che il piombo nell’impatto si sia frammentato e le schegge abbiano colpito, all’altezza dei glutei, un altro cacciatore, un carabiniere originario del Cagliaritano e in servizio nella stessa provincia, che si trovava nella sua posta. Le condizioni del ferito, immediatamente soccorso e trasportato all’ospedale di Oristano, non destano preoccupazioni. Ieri è stato sottoposto ad accertamenti radiografici per appurare l’entità dei danni riportati e oggi, probabilmente, dovrebbe subire un piccolo intervento chirurgico per la rimozione dei frammenti di piombo.

I carabinieri della compagnia di Ghilarza, in questi giorni comandata dal luogotenente Antioco Cappai, prontamente intervenuti nelle campagne di Paulilatino, stanno effettuando le indagini per stabilire la dinamica dell’incidente. Quella più accreditata è che il piombo che ha colpito lo sfortunato cacciatore provenga da un colpo sparato a palla, come previsto dalle norme che regolamentano la caccia al cinghiale. Anche le norme di sicurezza e le distanze sembra siano state rispettate. E questo confermerebbe che a causare l’incidente sia stata una sfortunata fatalità.

Il militare era stato invitato da amici alla battuta ed era la prima volta che frequentava la piccola compagnia: meno di dieci persone tra cacciatori e battitori. L’incidente di domenica, per fortuna senza gravi conseguenze, ripropone, ancora una volta, l’importanza che riveste la scrupolosa osservanza delle norme legate alla sicurezza, come l’utilizzo di cartucce a palla (i pallettoni sono vietati), l’indossare i giubbotti ad alta visibilità, caricare e scaricare le armi nelle poste e sparare solo quando la preda è ben visibile.

 

Cinghiale (Sus scrofa)

Cinghiale (Sus scrofa)

(foto L.A.C., A.A., S.D., archivio GrIG)



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