La gestione dei beni ambientali in quel di Alghero spesso riserva non piccole sorprese.
L’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione autonoma della Sardegna ha risposto (nota prot. n. 18261 del 15 luglio 2022) all’istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti, compresa la revoca in via di autotutela (artt. 21 octies e 21 nonies della legge n. 241/1990 e s.m.i.) del provvedimento unico SUAP Alghero che ha autorizzato il posizionamento del chiosco e servizi balneari nella raccolta caletta del Porticciolo, qualora non sia efficacemente rispettato l’obbligo di tutela integrale delle dune e della vegetazione dunale.

E’ emerso che il Servizio Valutazione impatti e incidenze ambientali dell’Assessorato non ha dato il necessario parere positivo al termine della procedura di valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.), ha, infatti, archiviato la suddetta procedura (nota prot. n. 18159 del 14 luglio 2022), perché non sono state fornite dalla Soc. Il Porticciolo s.r.l. le integrazioni e i chiarimenti richiesti per iscritto (nota prot. n. 2749 del 3 febbraio 2022) e nel corso di due riunioni tecniche (4 e 23 maggio 2022).
Dal canto suo anche l’Azienda speciale di gestione del parco naturale regionale di Porto Conte aveva richiesto (nota prot. n. 4901 del 16 dicembre 2021) esaustive integrazioni riguardo i sensibili impatti sugli endemismi, tenuto conto che “l’area in concessione ricade in larga misura su una superficie riferibile all’habitat 2110 ‘dune embrionali mobili’ che si trova qui a mosaico con l’habitat 2230 ‘Dune con prati dei Malcomietalia’. Tale mosaico, a sua volta, ha contatti specifici con gli habitat 5210 ‘Matorral arborescenti a juniperus spp.’ e, sul lato prossimale all’arenile, con il 1210 ‘Vegetazione annua delle linee di deposito marine’.”
In assenza del necessario parere vincolante conclusivo della procedura di valutazione di incidenza ambientale (art. 5 del D.P.R. n. 367/1997 e s.m.i.) quale progetto è stato autorizzato con il provvedimento unico SUAP (determinazione motivata conclusione conferenza di servizi) n. 295 del 12 aprile 2022, che ha autorizzato il posizionamento di chiosco con servizi balneari?
Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, direttamente informato dal Servizio Valutazione impatti e incidenze ambientali dell’Assessorato, dovrebbe svolgere immediate verifiche in proposito.
Alghero, Il Porticciolo.
La raccolta caletta del Porticciolo, sulla costa algherese, è particolarmente suggestiva.
Tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), rientra nel parco naturale regionale di Porto Conte e nel S.I.C./Z.P.S. “Capo Caccia (con le Isola Foradada e Piana) e Punta Giglio” ai sensi delle direttive n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali e n. 09/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica.
Gli ambienti dunali sono impreziositi dai tipici Habitat psammofili con alcuni rari endemismi come l’Anchusa crispa, eppure, ormai da tanti anni, ogni estate viene posizionato un chiosco con vari servizi balneari da parte della Società esercente il campeggio contiguo esistente.
Nel corso degli anni la superficie in concessione è anche stata ampliata, così come sono stati realizzati vari sottoservizi attraverso le piccole dune.
Tutto quanto, bene o male, è stato realizzato con le varie autorizzazioni, nonostante la c.d. ordinanza balneare annuale emessa dalla Regione autonoma della Sardegna affermi testualmente:
“E’ sempre vietata la sosta e/o l’occupazione, ancorché temporanea, il calpestio delle dune e della relativa vegetazione. Per dune si intendono accumuli sabbiosi situati nell’area retrostante la spiaggia, disposti parallelamente alla linea di costa, di forma irregolare dipendente dalla direzione dei venti dominanti. Nelle dune indicate con appositi segnali è interdetto il transito e l’attraversamento”.
Quest’anno lo dispone la determinazione D.G. Enti locali e Finanze della Regione autonoma della Sardegna prot. n. 10208 del 3 aprile 2022 (art. 3, comma 1°, lettera g).
E anche quest’anno, puntuale come l’albero di Natale, il Comune di Alghero, con il provvedimento unico SUAP (determinazione motivata conclusione conferenza di servizi) n. 295 del 12 aprile 2022, ha autorizzato il posizionamento di chiosco con servizi balneari.
In difesa del Porticciolo.
Ormai da parecchio tempo il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) prova a ricondurre a legalità e rispetto ambientale la fruizione della spiaggia del Porticciolo.
Oltre alla recente (22 giugno 2022) istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti, compresa la revoca in via di autotutela (artt. 21 octies e 21 nonies della legge n. 241/1990 e s.m.i.) del provvedimento unico SUAP Alghero qualora non sia efficacemente rispettato l’obbligo di tutela integrale delle dune e della vegetazione dunale, il GrIG, rappresentato e difeso dall’Avv. Carlo Augusto Melis Costa, ha proposto ricorso al T.A.R. Sardegna avverso il medesimo provvedimento SUAP.
L’azione legale è sostenuta in modo forte e determinante dal Comitato per Punta Giglio, da Italia Nostra – Sardegna, da Sardenya i Llibertat, da Legambiente – Alghero, da A.S.C.E., da ResPublica, da CamineraNoa, dal M5S algherese.
Numerose le illegittimità oggetto di ricorso, fra cui
* il preteso silenzio – assenso acquisiti per l’emanazione del provvedimento unico SUAP, quando esso non si applica “agli atti e procedimenti riguardanti il patrimonio culturale e paesaggistico, l’ambiente, la tutela dal rischio idrogeologico…” (art. 20, comma 4°, della legge n. 241/1990 e s.m.i.), come da giurisprudenza amministrativa costante (es. Cons. Stato, Ad. Plen., 27 luglio 2016, n. 17; Cons. Stato, Sez. IV, 25 gennaio 2018, n. 499; T.A.R. Emilia-Romagna, BO, Sez. II, 3 febbraio 2022, n. 122);
* carenza di adeguata valutazione degli endemismi, in particolare dell’Anchusa, sul sistema dunale, in contrasto con il complesso di provvedimenti di salvaguardia ambientale adottati in applicazione della normativa comunitaria in materia. Recentemente, con decreto assessoriale n. 10076/DecA/16 del 3 novembre 2020 è stato approvato il piano di gestione del SIC “ITB010042 – Capo Caccia (con le Isole Foradada e Piana) e Punta del Giglio”, mentre con D.M. Ambiente 20 maggio 2021 è stata individuata l’area quale zona di conservazione speciale (ZSC).Nel piano di gestione del SIC/ZSC è previsto l’obiettivo specifico 2 – Conservazione dei relitti di cordone dunale, con “l’assenza di frequentazione antropica”;
* contrasto con le linee guida per la predisposizione dei piani di utilizzo dei litorali (P.U.L.) e la c.d. ordinanza balneare regionale, la determinazione D.G. Enti locali e Finanze della Regione autonoma della Sardegna prot. n. 10208 del 3 aprile 2022 (art. 3, comma 1°, lettera g), che prescrivono la salvaguardia dei complessi dunali.
Con il ricorso al T.A.R. Sardegna è stato chiesto l’annullamento del provvedimento unico SUAP e la sospensione cautelare dell’efficacia, anche parziale, per evitare ulteriori pericoli al bene ambientale tutelato. Ora i Giudici amministrativi valuteranno anche la recentissima documentzione acquisita.
Le coste della Sardegna meritano legalità e la massima cura e attenzione, naturalmente anche al Porticciolo di Alghero.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto M.A.A., S.D., archivio GrIG)