La sanguinosa invasione russa in Ucraina non solo ha riportato una folle guerra (per giunta fratricida) fra Stati in Europa a 77 anni dalla fine della II guerra mondiale, ma rischia di trasformarsi in un olocausto nucleare.
Gli attacchi alla centrale nucleare di Zaporizhzhia sono emblematici.
C’è molto altro da aggiungere?
Stefano Deliperi, Gruppo d’Intervento Giuridico odv
A.N.S.A., 4 marzo 2022
Ucraina, attacco alla più grande centrale nucleare in Europa. La guerra continua, sirene a Leopoli.
Zelensky: “Questo Stato terrorista ora ricorre al terrore nucleare”.
Le forze militari russe hanno preso il controllo della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, dopo una notte di angoscia per i possibili rischi derivanti dal bombardamento dello stabilimento, denunciato dal presidente Zelensky come un atto di “terrore nucleare”.
Il secondo round dei colloqui diretti fra Ucraina e Russia sulla frontiera con la Bielorussia si è chiuso con un nulla di fatto, tranne una intesa sull’apertura di corridoi umanitari per evacuare i civili dalle città, sotto il fuoco dei bombardamenti.
Secondo le autorità ucraine stamane “il personale operativo sta monitorando le condizioni delle unità di potenza” della centrale, dopo che è stato domato l’incendio scoppiato nella notte, senza che si siano registrate vittime o fughe radioattive.
L’attacco a Zaporizhzhia ha causato forte allarme nel mondo intero durante la notte: tanto Kiev come l’agenzia atomica dell’Onu (Aiea) e il presidente americano Joe Biden, hanno chiesto a Mosca di sospendere le operazioni militari intorno alla centrale. Il premier britannico Boris Johnson, ha detto di voler convocare d’urgenza il Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
Ucraina: Aiea, nessuno dei reattori di Zaporizhzhia è stato colpito. Nessun rilascio di radiazioni.
Il direttore generale, ‘pronto ad andare a Chernobyl’.
Terrore nucleare, bombe sulla centrale più grande d’Europa.
Ucraina: Draghi, attacco scellerato a centrale, Ue risponda unita.
‘Massima fermezza e sostegno e protezione a cittadini europei’.
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, condanna l’attacco scellerato da parte della Russia alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Un attacco, si legge in una nota di Palazzo Chigi, contro la sicurezza di tutti.
L’Unione Europea, dice ancora il premier, deve continuare a reagire unita e con la massima fermezza, insieme agli alleati, per sostenere l’Ucraina e proteggere i cittadini europei.
Oggi, intanto vertice dei ministri degli Esteri della Nato. “La Nato è un’alleanza difensiva, noi non cerchiamo il conflitto. Ma se il conflitto viene da noi saremo pronti”, ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken entrando al vertice.
La Russia sta usando “armi severamente vietate dalla Convenzione di Ginevra, ci sono numerose perdite civili. E’ importante avviare una missione per indagare su eventuali crimini di guerra commessi in Ucraina”, ha detto l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell arrivando al vertice dei ministri degli Esteri della Nato.
Vladimir Putin “è a rischio di finire in prigione per i crimini di guerra” che la giustizia internazionale gli potrà contestare per la guerra in Ucraina: così il vicepremier e ministro della Giustizia britannico, Dominic Raab, ‘avvertendo’ il presidente russo che si tratta di “un rischio reale su cui egli deve ora riflettere” e devono riflettere anche “tutti i comandanti militari” di Mosca disposti a “continuare a eseguire ordini illegali”. Quanto alla conquista russa della mega centrale nucleare di Zaporizhzhia, Raab ha parlato come Boris Johnson di “un attacco sconsiderato” che il mondo deve “punire duramente”.
da Il Fatto Quotidiano, 4 marzo 2022
Attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia: cosa si sa della battaglia e qual è la situazione.
La tensione è salita giovedì sera quando le forze russe hanno aperto il fuoco vicino alla centrale nucleare. Nelle ore successive, colpi di artiglieria nel perimetro: tutto trasmesso in live stream. All’1.20 è scattato l’allarme per l’incendio, rientrato dopo 3 ore di terrore per i rischi legati all’integrità dei reattori. Il direttore generale dell’Aiea: “Siamo stati fortunati, nessun rilascio di radiazioni”. La centrale è ora controllata di russi.
(foto S.D., archivio GrIG)