Lo scorso 21 giugno la Regione autonoma della Sardegna, amministrata dalla Giunta Solinas, ha proposto ricorso per conflitto di attribuzioni avverso lo Stato, contestando l’applicazione delle competenze statali in materia di tutela del paesaggio.
L’obiettivo è sempre lo stesso, riuscire a metter le mani senza alcun elemento di controllo – cioè di disturbo – sulla gestione del territorio.
Autorizzazioni e pianificazione paesaggistica senza che Soprintendenti e Ministeri possano metter becco.
Piani casa e cemento senza freni su coste e aree agricole, senza fastidiosi ricorsi governativi.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha, quindi, inoltrato (26 luglio 2021) alla Corte costituzionale una specifica memoria, liberamente valutabile, come la recente normativa sui giudizi davanti alla Corte costituzionale consente, a sostegno della legittimità dell’esercizio delle competenze statali in materia di tutela del paesaggio e di pianificazione territoriale paesistica.
Il coinvolgimento in materia del Ministero della cultura è costituzionalmente legittimo e doveroso (artt. 9 e 117, comma 2°, lettera s, cost.; decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) oltre che fondamentale per garantire ai massimi livelli la salvaguardia dei valori ambientali, storico-culturali e identitari dell’Isola, al pari che di tutto il Bel Paese.
Gruppo d’Intervento Giuridico odv

(foto J.I., S.D., archivio GrIG)