I Carabinieri e il Corpo forestale e di vigilanza ambientale hanno posto sotto sequestro preventivo (art. 321 cod. proc. pen.) il cantiere realizzato recentemente a Cala dei Francesi – Punta Li Tulchi, presso la frazione di Porto Ottiolu, in Comune di Budoni (SS).
Nessun cartello “inizio lavori” né altre informazioni. A due passi dal mare.
Nei giorni scorsi, quindi, l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico odv aveva inviato (14 aprile 2021) una nuova istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni interventi al Ministero della cultura, alla Direzione generale per la pianificazione territoriale e la vigilanza edilizia della Regione autonoma della Sardegna, alla Soprintendenza per archeologia, belle arti e paesaggio di Sassari, ai Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale e, per gli opportuni accertamenti, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nuoro.
Una prima istanza era stata inviata (20 novembre 2020) nell’autunno 2020, quando era stata tagliata e in parte bruciata buona parte della vegetazione mediterranea.
Il Comando Polizia locale di Budoni aveva informato (nota n. 12378 del 14 dicembre 2020) dell’avvenuto svolgimento di due sopralluoghi, di cui non sono stati resi noti gli esiti, mentre il Servizio Tutela del Paesaggio Sardegna Settentrionale Nord Est della Regione autonoma della Sardegna aveva comunicato (nota prot. n. 49244 dell’11 dicembre 2020) di non avere informazioni in proposito.

L’area è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e vincolo di conservazione integrale (art. 10 bis della legge regionale n. 45/1989 e s.m.i.), anche ai sensi del vigente piano paesaggistico regionale (P.P.R.).
Il problema della vigilanza e del controllo del territorio appare sempre più pressante e il Gruppo d’Intervento Giuridico odv esprime grande soddisfazione per il meritorio rapido intervento dei Carabinieri e del Corpo forestale e di vigilanza ambientale.
Legalità e tutela del territorio sono valori ormai ben diffusi nell’opinione pubblica
Sono ormai più di 39 mila le sottoscrizioni della petizione popolare per la salvaguardia delle coste sarde rivolta al Ministro della cultura, al Presidente della Regione autonoma della Sardegna e al Presidente del Consiglio regionale sardo con la richiesta di mantenimento dei vincoli di inedificabilità nella fascia dei 300 metri dalla battigia marina, stabiliti dalle normative vigenti e dalla disciplina del piano paesaggistico regionale (P.P.R.).
Abbiamo difeso, difendiamo e difenderemo la nostra Terra, millimetro per millimetro.
Ne stiano certi.
Gruppo d’Intervento Giuridico odv
La petizione per la salvaguardia delle coste sarde si firma qui http://chng.it/M4Kmxy7LtJ.

da La Nuova Sardegna, 18 aprile 2021
Lavori a Punta Li Tulchi: sigilli a terreni e cantiere.
Budoni, intervento di carabinieri e Corpo forestale dopo l’esposto del Grig Segnalate alla Procura di Nuoro violazioni edilizie a meno di 300 metri dal mare. (Luisa Satta)
BUDONI. I carabinieri di Budoni hanno sequestrato ieri i terreni di Punta Li Tulchi Cala dei Francesi ipotizzando delle violazioni edilizie in aree ricadenti a meno di 300 metri dal mare. Sul posto i militari che hanno eseguito un sopralluogo unitamente al personale della stazione forestale di Siniscola, hanno trovato tubazioni in Pvc e corrugato segnalato nei giorni scorsi anche da un esposto del Grig, il Gruppo d’intervento giuridico che aveva paventato il timore di nuove edificazioni nei terreni degradanti verso la scogliera, a poca distanza dalle ultime abitazioni di Ottiolu. Materiale che assieme ad alcuni pozzetti in cemento armato, sarebbe probabilmente dovuto essere utilizzato per portare acqua ed energia elettrica ad un vecchio casolare che si trova proprio a ridosso della spiaggia di Punta Li Tulchi. Durante i controlli, pare siano emerse anche irregolarità sul ripristino di alcune piste all’interno della proprietà, lavori che sarebbero stati eseguiti senza il nullaosta dell’ufficio tutela. Nei pressi di questa costruzione, militari e forestali avrebbero verificato l’esecuzione di altri lavori che avrebbero modificato lo stato dei luoghi, ovvero dei terrazzamenti con relativo movimento di pietre e terra. Opere anche queste che sarebbero prive di autorizzazione paesaggistica.
L’area è stata sottoposta a sequestro penale e nei prossimi giorni seguirà una dettagliata relazione alla Procura di Nuoro. Esecutore delle opere secondo gli accertamenti svolti da carabinieri e Forestale, sarebbe un uomo residente in una borgata di Budoni che da qualche tempo sta effettuando lavori di pulizia del terreno e del sottobosco. Proprio i carabinieri di Budoni, a seguito di controlli nella zona, nel novembre scorso erano intervenuti con una denuncia per il taglio di piante e l’abbrucciamento di due alberi di eucaliptus. Il nuovo accertamento che ha portato al sequestro dell’area eseguito questa volta assieme al Corpo forestale, avrebbe permesso di accertare i movimenti di terreno non autorizzati. A tutela dei terreni di Punta Li Tulchi, nei giorni scorsi c’era stato un nuovo esposto del Gruppo d’intervento giuridico. Il responsabile della onlus Stefano Deliperi nel documento inviato in Procura a Nuoro, parlava dell’istallazione di un cantiere senza alcuna indicazione delle finalità e senza alcun cartello edilizio.
«L’area è tutelata con vincolo paesaggistico e di conservazione integrale ai sensi del vigente piano paesaggistico regionale» scriveva Deliperi che aveva richiesto mercoledì scorso una istanza di accesso civico e di informazioni ambientali sia alla Regione che al Ministero. Prime delle risposte di questi enti, sono intervenuti carabinieri e Forestale che hanno sequestrato il cantiere.
da L’Unione Sarda, 18 aprile 2021
Budoni. Dopo le denunce del Grig. Lavori a Cala dei Francesi: l’area finisce sotto sequestro. (Sharia Lecca)
Possibili abusi edilizi a meno di 300 metri dal mare a Cala dei Francesi. L’area, conosciuta anche come Punta Li Tulchi, è stata posta sotto sequestro ieri dai Carabinieri e dai forestali in seguito ad un sopralluogo durante il quale sono stati rinvenuti materiali da cantiere. Già nei giorni scorsi il Gruppo di Intervento Giuridico aveva sospettato di nuove edificazioni, evidenziando la presenza di tubazioni in pvc, corrugati e pozzetti di cemento per cablare la linea elettrica. Tutto faceva pensare all’avvio di un cantiere ma mancavano i cartelli di inizio lavori.
Pare che il materiale edilizio fosse destinato ad un vecchio casolare che si trova a ridosso della spiaggia, finora privo di acqua e luce elettrica. I militari ed i forestali hanno rilevato ulteriori irregolarità. Dai primi accertamenti pare che a compiere le violazioni sia stato un uomo residente a Budoni ma originario di Bitti, che da qualche tempo sta effettuando lavori di pulizia del terreno. La cala è monitorata dallo scorso autunno dal Grig, perché, come spiega in una nota il responsabile della Onlus, Stefano Deliperi, l’area è tutelata con vincolo paesaggistico e di conservazione integrale dal Ppr. Dopo la recente istanza di accesso civico presentata alla Regione e al Ministero dal Grig, ieri il sequestro a cui seguirà nei prossimi giorni una relazione alla Procura di Nuoro.
(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)