
Il Governo Conte è riuscito nell’impresa di scodellare ben tre decreti presidenziali (il D.P.C.M. 18 ottobre 2020, il D.P.C.M. 24 ottobre 2020 e il D.P.C.M. 3 novembre 2020) in due settimane per contrastare la pandemia di coronavirus COVID–19.
In un marasma di centri decisionali fra Ministeri competenti, Regioni, Province autonome, Comuni, Comitati più o meno tecnico-scientifici di varia natura, al punto in cui siamo arrivati (il 4 novembre 30.550 nuovi casi, circa 2 mila più di del giorno prima, mentre l’incremento delle vittime, ben 352, ha portato il totale dei decessi a 39.764) forse è proprio una scelta necessitata.

Italia divisa in tre fasce di rischio, con disposizioni differenziate (magari si tratta di una scelta che doveva esser fatta tempo fa) fino al prossimo 3 dicembre 2020.
Ritornano, con nuovi modelli della collezione autunno-inverno, le autodichiarazioni.
Ritorna preponderante la didattica a distanza nelle scuole, con effetti a medio-lungo termine che definir preoccupanti è un eufemismo.
Poi si vedrà.
L’impressione è che si navighi a vista, sia in campo sanitario che economico-sociale.
Forza e coraggio, noi Italiani speriamo che ce la caviamo…
Stefano Deliperi, Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
qui il D.P.C.M. 3 novembre 2020
qui gli allegati al D.P.C.M. 3 novembre 2020
qui il nuovo modulo editabile per le autodichiarazioni.
A.N.S.A., 5 novembre 2020
Da Lombardia a Basilicata, mappa misure Regioni.
Quattro Regioni in zona rossa, due in zona arancione, le restanti in zona gialla.
Quattro Regioni in zona rossa, due in zona arancione, le restanti in zona gialla: il premier Giuseppe Conte, in diretta tv, elenca le tre fasce in cui l’Italia, da qui al 3 dicembre, sarà divisa a seconda del livello di rischio legato al Covid e alla tenuta sanitaria. A ciascun “colore” è affidato un pacchetto di misure ad hoc: la zona rossa, di fatto, prevede un lockdown. In tutto il Paese il coprifuoco scatta alle 22.
REGIONI ROSSE.
Sono Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d’Aosta. Sono in vigore, da venerdì, le misure più restrittive previste dal Dpcm.
L’uscita di casa va motivata, sono chiusi bar, ristoranti, negozi, la Dad è prevista dalla seconda media in poi. E’ vietato spostarsi da un Comune all’altro, nonché uscire od entrare nella Regione. Torna l’autocertificazione anche per gli spostamenti all’interno di una città.
REGIONI ARANCIONI.
Sono Puglia e Sicilia. I ristoranti e e bar restano chiusi per tutta la giornata. I negozi restano aperti. La Dad è prevista solo alle superiori. La circolazione all’interno di un Comune è permessa ma non lo è abbandonare il proprio Comune di residenza, domicilio o abitazione. E’ vietato entrare o uscire dalla Regione.
REGIONI GIALLE.
Sono Veneto e Trentino Alto-Adige, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Emilia-Romagna, Umbria, Sardegna, Marche, Molise, Abruzzo, Lazio, Campania, Basilicata. In queste Regioni vigono le misure restrittive più “morbide” previste dal Dpcm. In ristoranti e i bar sono aperti fino alle 18, i negozi restano aperti fino a orario di chiusura. I centri commerciali sono chiusi nei weekend. E’ possibile spostarsi all’interno della Regione e da una Regione gialla all’altra.

(tabella A.N.S.A., vignetta da Le più belle frasi di Osho, foto S.D., archivio GrIG)