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In difesa dei boschi.

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Sardegna, versanti boscosi

Ospitiamo una riflessione sul patrimonio ambientale sardo pervenutaci da un professionista della gestione del territorio.

Più verde, più boschi e di qualità migliore.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

foglie nel bosco

Per una Sardegna davvero più verde.

L’ing. Ciriaco Offeddu nel suo articolo pubblicato di recente su L’Unione sarda ha speso più di una parola a favore di una Sardegna più verde (Per un’isola più verde, 2 novembre 2019) e non ha certo bisogno di difese d’ufficio rispetto a quanto riportato nella risposta che è seguita dall’Università di Sassari dal titolo “Il verde che c’è..” del 14 novembre scorso.  

A maggior ragione però appare sempre più urgente ed opportuno squarciare il velo su una tematica che evidentemente è tanto spinosa quanto estesa è la vegetazione degradata dopo anni di incendi ricorrenti, tanto da renderla neppure più pascolabile, ed anche se “dati statistici” certificano che la nostra Isola è, in rapporto alla sua superficie, una delle regioni “più verdi” d’Europa.

Proprio quest’ultimo dato statistico appare un “vulnus” concettuale  che ultimamente sta impedendo di rivolgere serenamente tutta l’attenzione necessaria al suo martoriato territorio, bisogno giustamente ed opportunamente evidenziato invece da Offeddu.

i boschi in Italia

Infatti da solo quel dato statistico non può essere il lasciapassare perche’ tutto il territorio regionale sia considerato per esempio “pascolabile” con la sola eccezione delle aree urbane/urbanizzate, industriali e strettamente agricole con colture in atto.

Se oggi ben più della metà del territorio regionale (escluse appunto le aree urbane/urbanizzate,  industriali e agricole in attualità di coltura)  è coperto da boschi (come statisticamente fissato dall’ultimo Inventario Forestale Nazionale) è altrettanto vero che di questi più della metà (oltre 600 mila ettari) sono rappresentati da macchia mediterranea (ovvero vegetazione che non supera l’altezza di 5 metri che quindi non rientra propriamente nella definizione inventariale di “bosco alto” vale a dire quello che, per intenderci, incontriamo invece quando ci rechiamo in Toscana o in Trentino e che ci fa dire spontaneamente, senza dati statistici alla mano, che la Sardegna in confronto non ci sembra poi così “verde”.

Italia, differente tipologia boschiva

La macchia mediterranea solo in limitate condizioni ecologiche rappresenta il più elevato livello evolutivo della vegetazione in Sardegna perché viceversa in maniera estesa è vegetazione cosiddetta secondaria ovvero originata da incendi, interventi sconsiderati (per esempio tagli devastanti) ed anche purtroppo, in molti casi, degradata da sovrapascolamento.

Ed in effetti proprio a guardare i dati statistici del secondo dopoguerra, di fatto stabili da quegli anni a questa parte relativamente alla sua estensione, la macchia mediterranea si sviluppa semmai su quelle superfici che a suo tempo, prima dei tagli devastanti operati nel 1800 e fino al primo dopoguerra del 1900, erano occupate da “boschi alti” (in genere boschi plurisecolari di leccio) a conferma che dalla degradazione di questi ultimi in prevalenza deriva.

Giara, suino al pascolo

Prendere atto e decidere con fermezza che molti di questi “boschi”, che appunto “boschi alti” ormai non sono più, e dunque, per esempio, non possono essere totalmente e indiscriminatamente pascolati o trasformati, consentirebbe di individuare realmente la parte del territorio da destinare seriamente e convenientemente a quelle attività selvicolturali che saggiamente e serenamente Offeddu ha proposto di riprendere con perizia e sistematicità affinchè il territorio Sardo non possa continuare ad esser “utilizzato” come 200 anni fa e perché proprio i drammatici problemi di dissesto idrogeologico e di desertificazione (“non verde”!) sono veri, attuali e sotto gli occhi di tutti, molto di più dei tanto sbandierati dati statistici!

Pensiamoci allora con serenità ma anche e soprattutto con lo stesso coraggio di Offeddu agiamo tutti insieme per una  Sardegna “più verde”.  

Un Tecnico Forestale

Sardegna, foresta mediterranea di S’Acqua Callenti (Castiadas)

(foto S.D., archivio GrIG)


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