
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari e il Corpo forestale e di vigilanza ambientale hanno effettuato il sequestro preventivo delle aree dove la Porticciolo s.r.l. ha effettuato lavori di sistemazione di recinzione e cancelli in località Porticciolo (Alghero, SS).
Secondo gli accertamenti, sarebbe stata tagliata vegetazione mediterranea senza alcuna autorizzazione.
Nel 2014 la Porticciolo s.r.l. aveva chiesto e ottenuto dal Comune di Alghero l’autorizzazione alla realizzazione di una recinzione e alla formazione di due ingressi nel proprio terreno (provvedimento unico n. 315 del 9 luglio 2014): il Comune aveva autorizzato con le seguenti condizioni:
“1. al fine di consentire il libero passaggio della microfauna all’interno del lotto, le maglie della recinzione dovranno avere una larghezza non inferiore ai 15 cm. x 15cm.;
2. non è consentito realizzare nuove piste né allargare la viabilità esistente o aprire varchi nella vegetazione”.

L’intera zona è tutelata con specifico vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), mentre la fascia costiera dei 300 metri dalla battigia marina è tutelata anche con vincolo di conservazione integrale (legge regionale n. 23/1993). Rientra, inoltre, nel sito di importanza comunitaria – SIC “Capo Caccia (con le Isole Foradada e Piana) e Punta del Giglio” (codice ITB010042) ai sensi della direttiva n.92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, della fauna e della flora e nel parco naturale regionale “Porto Conte”.
La Porticciolo s.r.l., titolare dell’omonimo campeggio, beneficia da anni di una concessione demaniale stagionale sulla spiaggia, contestatissima in quanto interessante l’area dunale.
Ora i tagli della vegetazione mediterranea.
Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus esprime il suo plauso a Magistratura e Polizia giudiziaria per l’intervento a salvaguardia di ambienti naturali di grandissimo valore.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

(foto per conto GrIG, C.B., archivio GrIG)