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Channel: Gruppo d'Intervento Giuridico (GrIG)
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“Ebreo, non sei italiano!”

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Pontida, 15 settembre 2019, il giornalista Gad Lerner, di religione ebraica, viene accolto da numerosi partecipanti alla manifestazione leghista con fischi e insulti.

Vai via ebreo, non sei italiano!

Parole che denotano innanzitutto un’ignoranza abissale e che richiamano quelle ignobili leggi razziali del 1938 che si pensava ormai consegnate alla storia.

Chi le ha pronunciate sembra proprio aver commesso un reato ed è facilmente identificabile dalle immagini.

Infatti, l’ingiuria in se e per se non è più un reato (dopo il decreto legislativo n. 7 del 15 gennaio 2016, c.d. svuota carceri, è sanzionabile civilmente), tuttavia, visto che è fatta in presenza di parecchie persone e davanti a telecamere (quindi con un pubblico potenzialmente molto ampio), potrebbe (e dovrebbe) esser qualificata come propaganda di odio razziale, sanzionata penalmente fin dal decreto-legge n. 122/1993 convertito nella legge n. 205/1993 (art. 1).

La Corte di cassazione, con la sentenza Sez. V, 18 gennaio 2019, n. 2461, ha affermato che “anche un’isolata manifestazione a contenuto razzista, se resa in luogo pubblico o aperto al pubblico, può integrare il reato”.

Sarebbe proprio il caso che venisse perseguito a norma di legge: gli farebbe solo bene, magari in galera (o agli arresti domiciliari) avrebbe anche un po’ di tempo per leggere qualche libro di storia. Forse…

Stefano Deliperi, Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

stella gialla di riconoscimento che gli ebrei dovevano obbligatoriamente portare sugli indumenti nei territori occupati dai tedeschi (1939-1945)

(foto Wikipedia)


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