
La presenza della posidonia spiaggiata sul litorale sabbioso tra Alghero e Fertilia non è una calamità, ma un fatto naturale.
Infatti la posidonia (Posidonia oceanica) è una pianta superiore che vive in mare e il deposito sui litorali assolve una funzione importante per l’ecosistema marino, i suoi habitat, le specie animali e vegetali.
Dal punto di vista ecologico la rimozione della posidonia spiaggiata, ancor peggio con pesanti mezzi meccanici, è potenzialmente dannosa per la biodiversità delle biocenosi, ovvero delle comunità animali e vegetali della battigia e per la sabbia stessa che viene compressa e pestata trasformando la spiaggia in un duro e solido battistrada.
Altrettanto dannosa – e non condivisibile – è la rimozione delle piante pioniere. La normativa regionale consente la possibilità di rimozione della posidonia nel periodo estivo e il riposisionamento in autunno.

In questi giorni, sulla spiaggia cittadina di via Lido, si assiste a interventi con mezzi meccanici pesanti. Vengono utilizzati camion di grosso tonnellaggio, terne gommate e un cingolato. Si sta procedendo un modo non condivisibile.
Si osserva che il sistema adottato per la rimozione della posidonia spiaggiata sta determinando profondi solchi sull’arenile ed, in alcuni tratti, una sorta di “effetto” laguna.
Le scriventi associazioni ambientaliste rivolgono un appello urgente al Sindaco di Alghero Mario Bruno con richiesta di interruzione dei lavori con queste mezzi e metodi nella rimozione della posidonia dalla spiaggia cittadina.
WWF Lipu Italia Nostra Gruppo Intervento Giuridico onlus

(foto Carmelo Spada)