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Parere positivo per il nuovo stadio di Cagliari, ma necessitano le procedure di valutazione di impatto ambientale.

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Cagliari, progetto nuovo stadio (2016)

Si è svolta il 7 febbraio 2019 la seconda conferenza di servizi relativa alla proposta di affidamento della concessione per la realizzazione e gestione, in condizioni di equilibrio finanziario, del nuovo stadio di Cagliari, ai sensi dell’art. 1, comma 304°, della legge n. 147/2013, richiesta da Cagliari Calcio s.p.a.

Il Comune di Cagliari, amministrazione pubblica titolare del procedimento, aveva convocato le amministrazioni pubbliche competenti per l’espressione di pareri nell’ambito del complesso procedimento.

La prima conferenza di servizi relativa al progetto di stadio ampliato a poco più di 25 mila posti si era svolta il 13 dicembre 2018 e aveva visto la necessità di approfondimenti.

Il procedimento era partito con la prima conferenza di servizi istruttoria (art. 14 della legge n. 241/1990 e s.m.i.) svoltasi il 18 gennaio 2016 che vedeva, però, all’esame un progetto di stadio da 21 mila posti, sul quale anche il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, unica associazione portatrice di interessi diffusi presente, ha espresso il proprio parere di massima positivo.

Un ingombro volumetrico ben inferiore all’attuale (l’attuale stadio Sant’Elia si estende su una superficie di circa 74.500 metri quadri, mentre le aree adibite a parcheggìo, comprensive dell’area attualmente occupata dallo stadio provvisorio, hanno una superficie di circa 85.500 metri quadri), impianti sportivi aperti alla cittadinanza, una migliore sistemazione del verde pubblico sono senza dubbio elementi positivi del nuovo Stadio di Cagliari.

Successivamente è stata manifestata l’esigenza di alcune migliaia di posti in più, per consentire lo svolgimento di competizioni internazionali.  

Cagliari, conferenza di servizi preliminare progetto nuovo stadio (18 gennaio 2016)

Conseguentemente la modifica del progetto iniziale[1].

La conferenza di servizi si è chiusa con un parere tecnico positivo, ma la procedura di approvazione definitiva continua, con l’esame da parte del Consiglio comunale e la successiva progettazione esecutiva.

Da non dimenticare il passaggio fondamentale evidenziato dal Servizio valutazioni ambientali della Regione autonoma della Sardegna (nota prot. n. 26679 del 12 dicembre 2018 e nota prot. n. 2645 del 5 febbraio 2019): il nuovo progetto di stadio va assoggettato alla preventiva procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (V.I.A.), anzi “ln virtù della complessità delle opere previste, delle caratteristiche dell’area d’intervento, su cui insistono molteplici vincoli, e delle ripercussioni che interventi di questa natura hanno, non solo a livello di sito, ma anche di area vasta, sia in fase di cantiere che di esercizio … si ritiene opportuno suggerire al Proponente di valutare l’eventualità di attivare una VIA su base volontaria, che potrà eventualmente essere preceduta da una fase di scoping, al fine di meglio definire i contenuti dello Studio di lmpatto Ambientale”.

Attendiamo gli sviluppi, nel corso della progettazione esecutiva e nella realizzazione, di un’opera pubblica di grande interesse.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus


[1]La configurazione di progetto è differente dalla precedente ipotesi esaminata nel 2015, in primo luogo per l’aumento della capienza dello stadio da 21.000 a 25.200 spettatori, con possibilità di espansione a 30.000 spettatori; questo fà sì che a livello architettonico venga modificata la geometria dello stadio, la cui altezza massima passerà dai 22 metri precedenti ai 28.55 metri. Le superfici relative alla struttura commerciale rimangono invariate rispetto allo studio precedente, ovvero pari a 14.741,20 mq di GLA (superficie commerciale utile) complessiva. La differenza sostanziale sta nella eliminazione del podio commerciale previsto dallo studio di fattibilità approvato nel 2015, che verrà sostituito con un edificio con sviluppo esterno allo stadio, sul lato est dello stesso, la cui copertura verde sarà destinata a parco urbano attrezzato con aree gioco/sport pubbliche. ll nuovo progetto prevede inoltre la presenza di una struttura ricettiva/direzionale, che non sarà più una piccola foresteria all’interno dello stadio stesso, ma funzionerà in maniera autonoma e sarà ubicata nel margine sud-occidentale dello stadio. La superficie sarà pari a 8.OOO m2 che, nelle intenzioni della Proponente, verranno realizzali al rustico, riservandosi di procedere al completamento della nuova struttura in un secondo momento. Per quanto concerne i parcheggi e le infrastrutture connesse (ndr. Viabilità di accesso) la Proponente afferma che le attuali infrastrutture dell’impianto, così come i parcheggi, sono sutfficienti ma necessitano di miglioramenti al line di essere adeguati sia per lo stadio sia per fini commerciali.

La riqualificazione dei parcheggi esterna al perimetro dello stadio fa parte dell’intervento; in particolare sono previsti ulteriori parcheggi riservati ai motocicli e alle biciclette (postazioni in rastrelliera) localizzati nelle varie aree parcheggio” (nota S.V.A. prot. n. 26679 del 12 dicembre 2018).

dal sito web istituzionale del Comune di Cagliari, 7 febbraio 2019

Conferenza dei servizi per il nuovo stadio.

Via libera tecnico all’ampliamento a 25.200 posti, estendibili sino a 30.000.

La conferenza dei servizi per il nuovo stadio si è chiusa positivamente, dando il via libera tecnico all’ampliamento a 25.200 posti, estendibili sino a 30.000.
La seconda seduta si era resa necessaria per gli approfondimenti richiesti dagli enti coinvolti.
Le modifiche apportate al progetto presentate dalla società sono state oggi valutate positivamente in sede di conferenza.

Cagliari, inaugurazione Viale Campioni d’Italia 1969-1970 (13 giugno 2015)

da L’Unione Sarda, 8 febbraio 2019

Stadio, via libera all’ampliamento Il nuovo impianto potrà contenere sino a trentamila spettatori.

Ok della Conferenza dei servizi, ora il progetto torna in Consiglio.

È fatta. Il nuovo stadio del Cagliari calcio a Sant’Elia sarà più grande di quanto previsto nel progetto originario. Avrà infatti 25.200 posti a sedere che potranno essere portati facilmente sino a 30mila, in modo da poter così ospitare anche competizioni internazionali come i campionati Europei.
Ok all’ampliamento
Il via libera tecnico all’ampliamento della capienza è arrivato ieri a conclusione della Conferenza dei servizi convocata in Comune, alla presenza di tutti gli enti coinvolti, in cui si doveva discutere appunto delle modifiche apportate dalla società al primo progetto approvato in Consiglio. Durante l’ultimo incontro, il 14 dicembre scorso, i tecnici avevano infatti chiesto maggiori chiarimenti soprattutto su un aspetto: l’impatto che l’aumento delle altezze dell’impianto, necessario a renderlo più capiente, avrà sull’intera zona che si trova nella fascia dei trecento metri dal mare ed è quindi sottoposta a vincolo. I nuovi documenti prodotti e le tavole portate ieri in Conferenza dei servizi dalla società rossoblù hanno convinto tutti: «Le modifiche apportate al progetto presentate dalla società sono state oggi valutate positivamente», si legge nella scarna nota inviata nel pomeriggio dall’ufficio stampa del Comune.
Riparte l’iter
Un altro passo è stato compiuto dunque, ma il percorso per arrivare alla costruzione del nuovo stadio resta ancora lungo. Superato l’esame della conferenza dei servizi, ora il progetto dovrà infatti tornare in Consiglio comunale per una nuova votazione. E se sarà approvato, come tutti si augurano, la società potrà finalmente affidare l’incarico per la progettazione definitiva che richiederà alcuni mesi di lavoro. Solo a quel punto il Comune potrà dichiarare la pubblica utilità della nuova casa dei rossoblù, dando il via a un’istruttoria che potrebbe richiedere però parecchio tempo.
Obiettivo 2020
La speranza del Cagliari calcio e del suo presidente Giulini è quella di poter posare la prima pietra nel 2020, anno in cui ricorrerà il centenario della fondazione della società. Con l’obiettivo dichiarato di arrivare un giorno anche a poter ospitare una manifestazione internazionale, rinverdendo così i fasti di Italia ’90 quando il vecchio Sant’Elia fu uno dei dodici stadi scelti per disputare le partite dei campionati del mondo. Ma anche con il sogno di rientrare prima o poi nel giro delle competizioni Uefa, forti di uno stadio moderno, comodo ed efficiente. (m. le.)

Cagliari, Campione d’Italia 1969-1970

(foto da mailing list sociale, S.D., archivio GrIG)



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