
Riccio di mare (Paracentrotus lividus)
Come valutare la schizofrenica politica ambientale della Regione autonoma della Sardegna per la tutela del Riccio di mare (Paracentrotus lividus)?
Il Riccio di mare è in via di rapida rarefazione in particolare nei mari sardi a causa del pesante prelievo a fini gastronomici, tant’è che sempre più ristoratori, giustamente, li escludono dai propri menù.
Imperversa, poi, il prelievo abusivo e non si contano i sequestri da parte delle Forze dell’ordine.
Sono ancora allo stadio sperimentale gli allevamenti di Ricci.
E in una situazione così delicata, che necessita di ulteriori misure di salvaguardia, che fa l’Assessore regionale dell’agricoltura Pierluigi Caria?
Proroga la raccolta dei Ricci di mare di ulteriori 15 giorni (Decreto dell’Assessore dell’Agricoltura e della Riforma Agro-pastorale del 11 aprile 2018, n.925/DECA/18).
Follia.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

L’Unione Sarda, 15 aprile 2018
dal sito web istituzionale della Regione autonoma della Sardegna
“Abbiamo concesso questa proroga – ha spiegato l’assessore Pier Luigi Caria – per venire incontro alle difficoltà e alle limitazioni meteo affrontate in queste settimane dai pescatori. Un’apertura che ha sempre e comunque come obiettivo primo la tutela della risorsa e la sua salvaguardia.”
Cagliari, 16 aprile 2018 – Su richiesta delle associazioni di categoria, delle cooperative e dei pescatori del riccio di mare, che segnalavano una forte riduzione delle giornate di pesca causate dal maltempo che in questi ultimi mesi ha interessato la nostra regione, l’Assessorato dell’Agricoltura ha concesso un incremento del calendario dei prelievi di 15 giorni, con chiusura tassativa fissata al prossimo 1 maggio.
“Abbiamo concesso questa proroga – ha spiegato l’assessore Pier Luigi Caria – per venire incontro alle difficoltà e alle limitazioni meteo affrontate in queste settimane dai pescatori. Un‘apertura che ha sempre e comunque come obiettivo primo la tutela della risorsa e la sua salvaguardia. Nello specifico è bene ricordare che proprio per garantire un prelievo sostenibile abbiamo modificato, in stretta collaborazione con gli operatori del comparto, le regole sulle attività di pesca riducendo i quantitativi di ricci da raccogliere, le ore di attività e soprattutto richiedendo un maggiore impegno nella lotta agli abusivi, vera minaccia per la specie marina.
“Sul versante della tutela ambientale – ha proseguito l’esponente della Giunta – sosteniamo in collaborazione con Università, Agenzia Agris Sardegna e pescatori, diversi progetti di allevamento che hanno l’obiettivo di ripopolare le aree marine dove la presenza del riccio si è ridotta. Interventi che sosteniamo anche attraverso i fondi del FEAMP nella bonifica dei fondali e nel monitoraggio della salute del mare e delle specie che lo abitano”. “Abbiamo inoltre in cantiere – ha concluso Caria – una campagna di comunicazione con cui informeremo i cittadini sul corretto uso della risorsa, sulle norme e le regole da rispettare”.

macchia mediterranea, sole, mare
(foto da Wikipedia, S.D., archivio GrIG)