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Channel: Gruppo d'Intervento Giuridico (GrIG)
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La Spectre si occupa degli usi civici sulla costa di Orosei.

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Orosei, veduta aerea della costa di Cala Liberotto (da Sardegna Geoportale)

Orosei, veduta aerea della costa di Cala Liberotto (da Sardegna Geoportale)

Secondo quanto riportato dal quotidiano L’Unione Sarda (“La grana degli usi civici finisce alla Procura antimafia” di Barbara Schintu, edizione 12 aprile 2018) tal avvocato Roberto Luche, che non ho il piacere di conoscere, avrebbe presentato, “in qualità di proprietario di uno dei lotti di Cala Liberotto”, un esposto alla Procura nazionale antimafia “mettendo in luce ‘conflitti di interesse’ tra le autorità incaricate di risolvere la questione e un ‘enorme cortocircuito istituzionale’”.

Di che si tratterebbe?   “Luche osserva che l’avvocato Carlo Augusto Melis Costa, uno dei legali di riferimento del Gruppo d’Intervento Giuridico, è il marito del commissario regionale designato agli usi civici, Maria Cristina Elisabetta Ornano (sorella del direttore generale dell’Arpas Nicoletta Ornano)” e da ciò nascerebbero “situazioni che limiterebbero l’imparzialità dell’atteso giudizio”.

Non solo.  Io sarei “chiamato in causa per la … doppia posizione di direttore dell’Ufficio di Controllo della Corte dei Conti e di presidente del GrIG”.

Spectre

il simbolo della Spectre

Insomma, una sorta di Spectre avrebbe allungato i tentacoli sulla costa di Orosei e, magari, attenderebbe solo l’arrivo di Paperinik per chiudere il cerchio.

Più di trent’anni fa venni accusato di far parte di una banda di terroristi ecologisti dedita alla liberazione di Lupi sui Monti della Tolfa e nella Tuscia con tanto di elicotteri e paracadute (per i Lupi, ovviamente), per cui non mi meraviglio di niente.

In attesa di sapere se vi siano anche miei cugini in secondo grado coinvolti nel complotto, non si può che ricordare che la soluzione ai “pasticci” sulla costa di Orosei sarebbe proprio a portata di mano, soprattutto dopo l’approvazione della legge regionale Sardegna n. 11/2017.

Sardegna, versanti boscosi

Sardegna, versanti boscosi

Infatti, da anni è ben nota la vicenda: sulla costa di Orosei centinaia di ettari di terreni a uso civico, appartenenti al locale demanio civico di cui sono titolari esclusivi tutti i cittadini residenti nel centro della costa orientale sarda, sono stati venduti illegittimamente dal Comune nel corso del tempo.

Sono sorti complessi turistico-edilizi e “seconde case”, spesso gli attuali acquirenti ignorano le vicende degli anni passati.

Le Amministrazioni comunali e il Consiglio regionale hanno tentato le soluzioni più fantasiose e illegittime, venendo sempre fermati da Corte costituzionale e azioni ecologiste, sprecando soldi e tempo, esasperando poi tanti incolpevoli cittadini.

Tuttora è pendente il procedimento n. 1/2012 davanti al Commissario per gli usi civici (in cui il GrIG non è parte), nel quale venne realmente rilevato “un concreto e reale conflitto di interessi tra il comune ricorrente e gli utilizzatori residenti nel comune di Orosei”, in quanto l’Amministrazione comunale “contesta la qualità demaniale del suolo e, comunque, l’esistenza degli usi civici” (ordinanza commissariale del 28 settembre 2012).

Ignorata finora la soluzione più semplice e rispettosa di leggi e buon senso: trasferire i diritti di uso civico dai terreni irrimediabilmente compromessi a boschi e coste di proprietà comunale.   A iniziare da Bidderosa, per esempio.

Stefano Deliperi, Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

L'Unione Sarda, 12 aprile 2018 - Copia

 

Sardegna, coste, dune

Sardegna, coste, dune

 

(immagine aerea da Sardegna Geoportale, foto S.D., archivio GrIG)


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