L’associazione ecologista Gruppo d’intervento Giuridico onlus ha inoltrato nei giorni scorsi (30 Marzo 2017) una richiesta di informazioni a carattere ambientale e di adozione di opportuni provvedimenti relativamente al taglio di diversi alberi di grande fusto lungo l’argine del Fiume Bacchiglione, nel tratto in località Via Molini (SP 72) – Trambacche di Veggiano (PD). La richiesta è stata inoltrata, tra gli altri, all’Ufficio Ambiente del comune di Veggiano, al Gruppo Carabinieri Forestale Padova, al Consorzio di Bonifica Brenta e al Genio Civile di Padova.
L’area in questione risulta inoltre essere tutelata con vincolo paesaggistico ai sensi dell’art. 142, comma 1 lett. c) del d.lgs. n. 42/2004 (c.d. Codice dei beni culturali e del paesaggio) e del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 in quanto rientrante nella fascia di 150 metri dall’argine del fiume Bacchiglione.
I tagli hanno riguardato numerose piante della specie Pioppo tutte sanissime e con età anche di 50/70 anni che avevano anche la funzione di tenere compatto l’argine del fiume, ad esempio in caso di piene eccezionali. Spiace constatare come si presenta ora parte del paesaggio rispetto a quando c’erano gli imponenti alberi.
In ogni caso, non è questo il momento per procedere al taglio o potatura degli alberi: infatti, è in corso il periodo riproduttivo per le specie dell’avifauna selvatica.
L’art. 5 della direttiva n. 2009/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica, esecutiva in Italia con la legge n. 157/1992 e s.m.i., comporta in favore di “tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri” (art. 1 della direttiva) “il divieto:
a) di ucciderli o di catturarli deliberatamente con qualsiasi metodo;
b) di distruggere o di danneggiare deliberatamente i nidi e le uova e di asportare i nidi;
c) di raccogliere le uova nell’ambiente naturale e di detenerle anche vuote;
d) di disturbarli deliberatamente in particolare durante il periodo di riproduzione e di dipendenza quando ciò abbia conseguenze significative in considerazione degli obiettivi della presente direttiva;
e) di detenere le specie di cui sono vietate la caccia e la cattura”.
Il disturbo/danneggiamento/uccisione delle specie avifaunistiche in periodo della nidificazione può integrare eventuali estremi di reato (artt. 544 ter cod. pen., 30, comma 1°, lettera h, della legge n. 157/1992 e s.m.i.) o violazioni di carattere amministrativo (art. 31 della legge n. 157/1992 e s.m.i.).
L’associazione Gruppo d’Intervento Giuridico onlus auspica, quindi, un solerte intervento delle amministrazioni interessate, a tutela dell’ambiente e dell’avifauna presenti nell’area.
Sempre lungo l’argine del Fiume Bacchiglione, nel tratto del Comune di Cà di Mezzo, l’associazione Gruppo d’Intervento Giuridico onlus aveva già inviato (6 aprile 2016) una richiesta di informazioni a carattere ambientale e di adozione di opportuni provvedimenti relativamente al taglio di diversi alberi, anche in questo caso dal forte impatto ambientale.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus – Veneto
(foto M.F., archivio GrIG)
