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Channel: Gruppo d'Intervento Giuridico (GrIG)
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Sequestrato dalla magistratura il villaggio turistico a Capo Colonna – Punta Scifo (Crotone).

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Crotone, Torre di Punta Scifo

Crotone, Torre di Punta Scifo

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus esprime forte soddisfazione per il provvedimento di sequestro preventivo adottato ieri, 14 febbraio 2017, dalla magistratura crotonese riguardo il cantiere dei lavori in corso di realizzazione del Marine Park Village, sulla costa di Capo Colonna – Punta Scifo, nel Comune di Crotone, a breve distanza dalla nota area archeologica nazionale di Capo Colonna.

A ora non si conoscono ulteriori dettagli.

In precedenza aveva inoltrato (16 gennaio 2017) una specifica richiesta di informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti riguardo i lavori in corso di realizzazione del Marine Park Village, sulla costa di Capo Colonna – Punta Scifo, nel Comune di Crotone, a breve distanza dalla nota area archeologica nazionale di Capo Colonna.

La struttura, definita “turistica alberghiera – agrituristica” nel relativo permesso di costruire emanato con atto Comune di Crotone – Settore 4 n. 162/NC del 20 dicembre 2011, dovrebbe prevedere 79 bungalows in legno (3 posti letto ciascuno), piscine, servizi turistici, su una superficie complessiva dell’azienda agricola di riferimento di più di 7 ettari, a due passi dal mare.

Crotone, progetto ricettivo agrituristico Capo Scifo

Crotone, progetto ricettivo agrituristico Capo Scifo

La realizzazione del complesso ricettivo agrituristico risulta dai mezzi d’informazione anche a carattere nazionale (vds. “Capo Colonna, così un villaggio turistico devasta un gioiello della natura”, Francesca Sironi, L’Espresso, 24 ottobre 2016; “Calabria, a Torre Scifo un Natale con le ruspe. E non è una buona notizia”, Manlio Lilli, Il Fatto Quotidiano, 28 dicembre 2016; “I 79 bungalow nell’area vincolata? Ancora non ci sono, ma per lo Stato sì”, Gian Antonio Stella, Il Corriere della Sera, 31 dicembre 2016) aver avuto un iter procedimentale molto complesso, contraddittorio e travagliato, a voler usare degli eufemismi, con vari interventi da parte delle Amministrazioni pubbliche competenti e procedimenti penali aperti dalla competente Procura della Repubblica, su forte e ammirevole impulso di associazioni e comitati locali.

Un punto, però, è finora rimasto in ombra rispetto al groviglio di autorizzazioni più o meno disinvolte: non risulta svolto e concluso positivamente il procedimento di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (V.I.A.).  Infatti, l’Azienda agricola a cui – per legge – non possono non fare riferimento le attività ricettive agrituristiche è estesa più di 7 ettari, e i “villaggi turistici di superficie superiore a 5 ettari” di qualsiasi natura (albergo, residence, agriturismo, case per vacanza, ecc.) devono essere assoggettati al vincolante e preventivo procedimento di verifica di assoggettabilità a V.I.A. (art. 20 del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i., allegato IV alla parte II, punto 8, lettera a).

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha, quindi chiesto alle varie Amministrazioni pubbliche coinvolte (Ministero dell’Ambiente, Ministero per i Beni e Attività Culturali, Regione Calabria, Comune di Crotone) l’adozione degli opportuni provvedimenti di sospensione dei lavori e di annullamento in via di autotutela delle autorizzazioni emanate.     Alle Istituzioni europee è stata chiesta la verifica sul rispetto della normativa comunitaria in materia di valutazioni di impatto ambientale, mentre è stata, nel contempo, informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone.

In seguito all’istanza ecologista, la Regione Calabria – Dipartimento Ambiente e Territorio ha chiesto (nota prot. n. 31107 del 2 febbraio 2017) al Comune di Crotone – Settore 4 Pianificazione e Gestione del Territorio una “dettagliata relazione con la qualificazione tecnico-giuridica dell’intervento assentito”, mentre il Ministero dell’Ambiente – Direzione generale Protezione natura ha attivato (nota prot. n. 2642 del 7 febbraio 2017) le proprie verifiche coinvolgendo anche la Direzione generale Valutazioni ambientali e la Regione Calabria.

Per ora, è arrivata prima la magistratura crotonese.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

Crotone, area di Capo Colonna - Capo Scifo

Crotone, area di Capo Colonna – Capo Scifo

(foto da mailing list ambientalista, M.F., archivio GrIG)



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