Su proposta di Progressi, partner italiano della rete internazionale OPEN, le associazioni Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici di Sardegna promuovono la seguente petizione per la reale e concreta valorizzazione dell’area sepolcrale punico-romana di Tuvixeddu, a Cagliari.
Al Ministro per i Beni e Attività Culturali e il Turismo, Dario Franceschini,
Al Presidente della Regione autonoma della Sardegna, Francesco Pigliaru,
Al Sindaco di Cagliari, Massimo Zedda,
Valorizziamo l’area archeologica di Tuvixeddu
La necropoli di Tuvixeddu rappresenta una ricchezza storico-culturale immensa dalle potenziali ricadute turistiche per Cagliari, la Sardegna e l’Italia intera.
Per questo motivo chiediamo di:
– valorizzare la zona e renderla pienamente fruibile per aprirla al pubblico;
– definire e concludere il processo di co-pianificazione;
– sostenere la candidatura del sito come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO
Perché è importante?
L’area di Tuvixeddu – una necropoli delle civiltà fenicia, punica e romana – ha un valore storico inestimabile ed è una tra le più importanti aree archeologiche del Mediterraneo.
Questa area ha svolto, a secondo del periodo, diverse funzioni: prima come rifugio durante i bombardamenti della II guerra mondiale, poi cava, dopo come riparo per i senza tetto e, infine, come discarica.
Dal 2006, con l’entrata in vigore del Piano Paesaggistico Regionale (PPR), non è più possibile costruire e, pertanto, il Comune di Cagliari deve adeguare il Piano Urbanistico Comunale (PUC) tramite la co-pianificazione, insieme al Ministero e alla Regione.
Soltanto attraverso una accurata valorizzazione dell’intera area archeologica, si potrà tutelare e rendere fruibile ai cittadini residenti e ai turisti questo bene culturale unico al mondo.
******************
Sì, è vero, a Tuvixeddu non vedremo più mattoni e cemento, ma c’è ancora parecchio da fare.
Dal 2006, con l’entrata in vigore del piano paesaggistico regionale (P.P.R.), di fatto non è possibile costruire, tuttavia il piano urbanistico comunale di Cagliari dev’essere adeguato alle previsioni del piano paesaggistico regionale, anche per stralci, mediante lo strumento della co-pianificazione Ministero Beni e Attività Culturali – Regione – Comune, in seguito dovrà esser modificato di conseguenza l’accordo di programma immobiliare (finora mai rescisso né oggetto di recesso da parte di alcuna parte) e in tale sede saranno previsti indennizzi, eventuali permute, ecc. per chiudere definitivamente ogni contenzioso.
Fino ad allora non vi potrà essere nessun intervento sull’area Tuvixeddu–Tuvumannu, ma anche – purtroppo – nessuna certezza sul versante della tutela e della corretta fruizione e valorizzazione di un bene culturale unico al mondo.
Attualmente il processo di co-pianificazione Ministero Beni e Attività Culturali – Regione – Comune è in corso ed è stata aperta al pubblico solo una modesta parte dell’area archeologica.
Proviamo a dare uno scossone a fin di bene, se siamo in tanti ce la possiamo fare!
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
puoi firmare la petizione qui.
(foto Sopr. Arch. CA, S.D., archivio GrIG)
