20 luglio 2015, ore 7,45, gli addetti passano per la raccolta manuale dei rifiuti lungo la spiaggia del Poetto, a Cagliari.
I bidoni porta-rifiuti, pieni fino all’inverosimile e anche oltre, vengono vuotati.
Eppure nuovi rifiuti, di ogni genere, compaiono sull’arenile, dove solo un’ora prima s’affollavano soltanto uccelli marini.
Anche la migliore buona volontà nell’esecuzione del sacrosanto servizio di pulizia può poco davanti a cafoni e cafonaggine.
E allora ben vengano pesanti sanzioni pecuniarie per i cialtroni che parcheggiano le auto sulla sabbia, le moto sull’arenile, che infilano le cicche delle sigarette nella rena, per i parcheggiatori abusivi…
Insomma, ben venga un po’ di decenza per gestire la spiaggia dei centomila e mantenere quelle minime condizioni ambientali e di decoro proprie di una spiaggia urbana.
Il minimo indispensabile, perché il Poetto meriterebbe molto di più.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra
(foto da CagliariPad, S.D., archivio GrIG)
