E’ la via dove ha sede un importante struttura di Poste Italiane s.p.a., numerose attività commerciali e officine, ma la parte terminale di Via Simeto, alla periferia di Cagliari, ha tutt’altro utilizzo: è una discarica abusiva.
Detriti vari, pneumatici, apparecchiature informatiche, elettrodomestici, imballaggi sono le categorie di rifiuti maggiormente rappresentate, ma in verità c’è l’imbarazzo della scelta: è il regno di chi vuol disfarsi di rifiuti senza molte preoccupazioni.
Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus hanno, quindi, inviato (1 settembre 2016) una specifica istanza per la rimozione dei rifiuti e la bonifica ambientale al Comune di Cagliari (Sindaco, Assessore competente, Servizio igiene del suolo), chiedendo l’installazione di appositi sistemi di video-sorveglianza per scoraggiare futuri cafoni ambientali.
Infatti, in ogni caso l’abbandono ed il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee sono vietati dall’art. 192 del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni: il sindaco competente dispone con ordinanza a carico del trasgressore in solido con il proprietario e con il titolare di diritti reali o personali sull’area la rimozione dei rifiuti ed il ripristino ambientale. Trascorso infruttuosamente il termine assegnato, provvede d’ufficio l’amministrazione comunale in danno degli obbligati. Qui si tratta di una strada pubblica ed è il Comune che deve tenerla pulita.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra
(foto S.D., archivio GrIG)
