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la petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui.
Il 29 gennaio 2025 si tiene l’udienza presso il T.A.R. Sardegna sull’istanza di provvedimento cautelare avanzata dalla società romana Diomede s.r.l. nell’ambito del ricorso avverso il D.M. Ambiente n. 373 del 7 novembre 2024, adottato di concerto con il Ministero della Cultura, che ha concluso negativamente il relativo procedimento di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) del progetto per la realizzazione di una centrale fotovoltaica a terra con potenza superiore a 96 MWp su un’estensione di oltre 220 ettari di area agricola densa di testimonianze archeologiche prevalentemente di epoca nuragica in località Serra Taccori, in Comune di Uta (CA).
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha depositato un intervento ad opponendum, rappresentata e difesa dall’Avv. Carlo Augusto Melis Costa del Foro di Cagliari, per difendere i valori ambientali e storico-culturali dell’area interessata, posti in pericolo da un progetto industriale decisamente fuori luogo.
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Infatti, oltre alle carenze progettuali e di analisi del territorio emerse nel corso del procedimento di V.I.A., l’area individuata è un esempio del tipico paesaggio archeologico della Sardegna.
Nel sito il sito preistorico di Su Niu de su Pilloni, esteso 4 ettari e individuato con D.M. 3 agosto 1983, numerosi Nuraghi e un villaggio nuragico (Mitza Padentina) tutelati per legge con vincolo culturale (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), la stessa “Relazione Archeologica” presente nello studio di impatto ambientale evidenzia un rischio archeologico alto nella vasta area intorno al Nuraghe Taccori, con presenze archeologiche di epoca nuragica e di epoca romana.
Sarebbe un impianto di produzione energetica decisamente mal ubicato e per giunta inutile per la collettività, un tipico caso di speculazione energetica, al di là della generoso supporto offerto in totale assenza di contraddittorio dalla recente trasmissione Far West su RAI 3 dello scorso 17 gennaio 2025.
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L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), già intervenuta nel procedimento di V.I.A. con specifico atto di intervento (31 marzo 2023), farà la sua parte anche davanti al T.A.R. Sardegna per la difesa del paesaggio rurale archeologico del territorio sardo interessato, che non può e non dev’essere asservito – al pari del resto d’Italia – a una monocoltura industriale energetica palesemente sovradimensionata rispetto alle reali esigenze.
Confidiamo nel fatto che lo Stato – Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero della Cultura – e Regione autonoma della Sardegna difendano fino in fondo i valori ambientali e storico-culturali dell’area interessata, come d’altronde consente anche la recente legge regionale Sardegna n. 20/2024 sulle aree idonee e non idonee per l’ubicazione degli impianti produttivi di energia da fonti rinnovabili.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
Chi volesse sostenere le azioni legali del GrIG in difesa dell’ambiente, dei valori storico-culturali, naturalistici del territorio, degli altri animali, di una migliore qualità della vita può iscriversi o versare un contributo liberale sul conto corrente bancario n. 105627456 intestato a “Gruppo d’Intervento Giuridico o.n.l.u.s.” presso Unicredit Banca, il relativo codice IBAN è IT66 D 02008 04811 000105627456, il codice BIC/SWIFT è UNCRITM1E61.
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(foto S.D., archivio GrIG)