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Channel: Gruppo d'Intervento Giuridico (GrIG)
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La procedura di valutazione d’impatto ambientale è norma di derivazione comunitaria, piaccia o no.

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Stintino, complesso turistico-edilizio Il Bagaglino

Secondo i mezzi d’informazione, il Governo ha proposto e la Camera dei Deputati, a maggioranza, ha approvato un emendamento alla proposta di legge di bilancio 2025 relativo all’eliminazione della procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.) per i progetti di “villaggi turistici di superficie superiore a 5 ettari, centri residenziali turistici ed esercizi alberghieri con oltre 300 posti-letto o volume edificato superiore a 25.000 m3 o che occupano una superficie superiore ai 20 ettari, esclusi quelli ricedenti all’interno di centri abitati”, così come attualmente previsto dal decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i. (art. 19, allegato IV alla parte II, punto , lettera a).

La norma, per chi non lo sapesse o non lo avesse capito, è diretta attuazione della direttiva n.  2011/92/UE concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati come modificata dalla direttiva 2014/52/UE (art. 4, Allegato II, punto 12, lettera c).

Non può essere abrogata senza che parta una procedura d’infrazione per violazione della normativa comunitaria.

Qualora venisse approvata l’abrogazione, il GrIG procederà a un immediato ricorso in proposito alla Commissione europea.

Gruppo d’intervento Giuridico (GrIG)

Castagneto Carducci, Marina di Castagneto, i Carabinieri eseguono il sequestro preventivo del complesso turistico “Paradù” (4 dicembre 2014)

da RAI News 24, 19 dicembre 2024 (ore 17.03)

Maglie più larghe per i villaggi turistici senza Valutazione di impatto ambientale.

Maglie più larghe per escludere i villaggi turistici dalla Via, la valutazione di impatto ambientale. Lo prevede un emendamento alla Manovra, approvato in Commissione Bilancio alla Camera. Attualmente, sono esclusi i villaggi turistici di superficie superiore a 5 ettari, centri residenziali turistici ed esercizi alberghieri con oltre 300posti-letto o volume edificato superiore a 25.000 m3 o che occupano una superficie superiore ai 20 ettari ricadenti all’interno di centri abitati. Con la modifica alla Manovra lo saranno anche le strutture che ricadono all’interno dei cosiddetti ‘lotti interclusi, dotati delle opere di urbanizzazione previste dagli strumenti urbanistici”. 

I lotti interclusi sono zone “non ancora edificate e situate all’internodi un’area già integralmente urbanizzata che, per tale ragione, sono edificabili anche in assenza di un Piano urbanistico”.

San Vero Milis – Narbolia, pineta costiera di Is Arenas

(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)


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