E’ pervenuta rapidamente la risposta (nota prot. n. 499 del 4 gennaio 2016) da parte del dirigente del Servizio Parchi, Verde e Gestione Faunistica del Comune di Cagliari Claudio Papoff all’istanza dell’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus (3 gennaio 2016) di immediato accertamento delle condizioni di detenzione di decine di Tartarughe d’acqua collocate in una gabbia su terra nel Parco comunale di Monte Urpinu, a Cagliari.
Si tratta – secondo quanto reso noto – di Tartarughe acquatiche del genere Trachemys, non autoctone, prelevate dai laghetti del parco presso Via Leo per evitare danni all’avifauna e alle Tartarughe d’acqua autoctone (genere Emys) in attesa del trasferimento presso i laghetti del parco presso Via Vidal, appositamente predisposti anche con sistemi di recinzione per evitare il contatto con l’avifauna domestica (anatidi, ecc.).
Le Tartarughe sarebbero state tenute “in buono stato attraverso interventi costanti di somministrazione alimentare, di acqua (in bacinelle) e di frequenti bagnature dei loro carapaci”: in realtà, domenica 3 gennaio 2016, orario 8.30 – 9.15 circa, nella gabbia è stato riscontrato un fondo in terra asciutta e alcuna “bacinella”, se si vuol escludere un piccolo abbeveratoio frequentato da un anatide.
Sempre secondo quanto reso noto dal Comune di Cagliari, “in questi giorni si è concluso il trasferimento di tutte le tartarughe esotiche catturate nei laghetti di via Leo nel nuovo sito, più adatto, dei laghetti di via Vidal”: il trasferimento oggettivamente potrebbe esser stato concluso oggi, visto che ieri erano ancora nella gabbia.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus esprime soddisfazione per la rapida risposta, effettuerà in questi giorni le opportune verifiche e non può che segnalare l’opportunità di effettuare in analoghe situazioni quantomeno una sintetica informazione mediante adeguata cartellonistica per i tanti utenti del parco comunale, sinceramente preoccupati per le temporanee condizioni delle Tartarughe, non certo ideali.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
(foto S.D., archivio GrIG)
