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Channel: Gruppo d'Intervento Giuridico (GrIG)
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La Società Italcementi si costituisce nel procedimento penale per il contestato disastro ambientale di Samatzai (SU).

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Samatzai, Carabinieri del N.O.E. nel corso delle indagini (foto Mi.T.E.)

Si è svolta l’11 novembre 2022 l’udienza preliminare davanti al G.I.P. del Tribunale di Cagliari riguardante il procedimento penale relativo al contestato disastro ambientale realizzato nelle campagne di Samatzai (SU).

Nel corso della quinta udienza si è costituita la Società Italcementi e la G.I.P. dott.ssa Elisabetta Patrito ha respinto una serie di eccezioni difensive, fissando per la prossima udienza del 25 novembre l’inizio della discussione del pubblico ministero e delle parti.

Nel corso della precedente udienza preliminare del 23 settembre 2022, le parti civili hanno avanzato al Giudice la richiesta di citazione quale responsabile civile della Italcementi s.p.a., società titolare del locale cementificio intorno al quale nel corso di decenni è stata realizzata una discarica abusiva di immani proporzioni ed effetti nocivi.

Nel corso della precedente udienza preliminare dell’8 luglio 2022 era stata accolta dalG.I.P. del Tribunale di Cagliari la costituzione di parte civile dell’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), rappresentata e difesa dall’Avv. Carlo Augusto Melis Costa del Foro di Cagliari.

Cagliari, Palazzo di Giustizia

Nel corso della terza udienza (le precedenti si sono tenute il 22 febbraio e il 31 maggio scorsi) sono state accolte anche le istanza di costituzione di parte civile dei Comuni di Samatzai e di Nuraminis, di cinque agricoltori e di Omar Cabua, residente della zona che, pur minacciato, ha ripetutamente denunciato il grave inquinamento.

Non pervenuta la Regione autonoma della Sardegna.

Cinque indagati, già direttore e responsabili ambientali del cementificio di Samatzai della Italcementi s.p.a., ai quali la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari imputa l’avvenuto interramento illecito, avviato nel 1973 e con effetti fino ad oggi permanenti, di “rifiuti industriali, quali oli minerali, parti di demolizioni di impianti, mattoni refrattari, pet coke che hanno gravemente compromesso le matrici ambientali suolo e falda per la riscontrata presenza fuori limite dei parametri   arsenico, cromo esavalente, ferro, manganese nonché fluoruri e solfati,  esponendo a pericolo la salute della locale popolazione”.

In particolare, è stata contestata la realizzazione di una discarica di rifiuti anche pericolosi in assenza di autorizzazione, proseguendo nell’attività di interramento,  iniziata  negli  anni  ‘70 del secolo scorso,  di  rifiuti  di  varia  natura  anche pericolosi  quali:  mattoni  refrattari  d’altoforno  esausti,  rifiuti  inerti  da demolizione industriale, rifiuti metallici e ferrosi, rifiuti di vetro, rifiuti costituiti  da  terre  polverulente  di  colore  bianco,  grigiastro,  rossastro, ocraceo e scuro, bidoni di olio combustibile esausto, plastiche, eternit (cemento  amianto),  rifiuti  provenienti  dalla  manutenzione  industriale, rifiuti della produzione industriale del cemento e clinker; interramenti sistematici di materiali costituenti rifiuti a tutti gli effetti nei seguenti siti: area denominata NU1 (area interna allo stabilimento sud est) con un volume stimato di rifiuti interrati pari a 443 metri cubi, area denominata NU2 (area Pet-Coke) con un volume stimato di rifiuti interrati pari a circa 88,18 metri cubi; area denominata NU4 (Su Linnarbu) con un volume stimato di rifiuti interrati pari a circa 195.000 metri cubi,  area denominata NU6 (Sa Corona) con un volume stimato di rifiuti interrati pari a circa 1.350 metri cubi.

Alla Italcementi s.p.a. è stata contestata la responsabilità amministrativa per reati di cui al decreto legislativo n. 231/2001 e s.m.i.

Ipotizzati la violazione degli artt. 256, comma 1°, lettera b, e comma 3°, del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i. (discarica non autorizzata di rifiuti pericolosi), 434 capoverso(disastro) e 452 bis (grave inquinamento ambientale), 452 quater (disastro ambientale) cod. pen.

Posto agli arresti domiciliari nel dicembre 2021 l’ex direttore dello stabilimento industriale.

Le indagini e gli accertamenti avviati nel 2018 e condotti dai Carabinieri del N.O.E. di Cagliari con il coordinamento della locale Procura della Repubblica hanno portato a far emergere una gravissima situazione di inquinamento ambientale nelle campagne del Campidano i cui effetti nefasti purtroppo continuano ancor oggi.

Molto probabilmente, per estensione temporale e territoriale interessate e quantitativi di sostanze inquinanti, si tratta di uno dei più gravi casi di inquinamento ambientale a livello nazionale.

All’udienza G.I.P. del prossimo 11 novembre 2022 è prevista la discussione sulla richiesta di rinvio a giudizio degli indagati e sulla richiesta di citazione quale responsabile civile della Società Italcementi.

Il GrIG chiede e chiederà con ancor più forza giustizia per l’ambiente e il popolo inquinati.

                                                Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)               

L’Unione Sarda, 12 novembre 20
Samatzai, impianti industriali Italcementi s.p.a.

(foto Mi.T.E., S.D., archivio GrIG)


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