In questi giorni giungono nuove segnalazioni riguardo un cantiere edilizio lungo il litorale di Taccarossa (o Tacca Rossa), a Carloforte (CI).
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus aveva già effettuato (18 giugno 2014) una specifica richiesta di informazioni ambientali e di opportuni interventi alle amministrazioni pubbliche competenti riguardo natura e autorizzazioni emanate relativamente allo sbancamento di notevoli dimensioni costituente i primi lavori del cantiere.
Il Comune di Carloforte – Area tecnica aveva prontamente risposto (nota prot. n. 6876 del 19 giugno 2014) all’istanza.
Si tratta di “un intervento di demolizione e ricostruzione di un fabbricato residenziale, con relative pertinenze, avente una volumetria complessiva di mc 804,92”, in zona “F – turistica” del vigente strumento urbanistico comunale, nella fascia fra 150 e 1000 metri dalla battigia marina. L’intervento è stato autorizzato con incremento volumetrico del 24,5% (volumetria complessiva mc. 991,35) in base al c.d. piano per l’edilizia (art. 5, comma 2°, della legge regionale n. 4/2009 e s.m.i.) con concessione edilizia n. 3 del 23 gennaio 2014, previo nullaosta paesaggistico (art. 146 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) emanato con nota Servizio regionale tutela paesaggio CA n. 3275 del 4 ottobre 2013 e parere favorevole Soprintendenza B.A.P.S.A.E. di Cagliari n. 14529 dell’11 settembre 2013. Parere favorevole è stato espresso anche dal Parco geo-minerario, storico-ambientale (deliberazione n. 4 del 28 gennaio 2013) e dal Servizio regionale valutazione impatti S.A.V.I. (nota n. 28586 del 4 dicembre 2012).
L’ennesima speculazione immobiliare basata su quel piano per l’edilizia, che ha costituito e costituisce fonte di continue metastasi urbanistico-paesaggistiche sui litorali sardi.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
(foto per conto GrIG)
