Svelato il piccolo mistero della concessione demaniale per chiosco e servizi balneari al Porticciolo di Alghero.
Lo ha spiegato il Comune di Alghero – Settore IV (Pianificazione e valorizzazione Territoriale e Ambientale, Ambiente, Urbanistica, Tutela del Paesaggio, Edilizia Privata, Demanio e Patrimonio) – Uffico Edilizia privata con la nota prot. n. 2970 del 15 giugno 2021) in risposta, dopo approfonditi accertamenti, alla specifica istanza (28 maggio 2021) di accesso civico, informazioni ambientali e adozione di provvedimento di revoca in via di autotutela (artt. 21 octies e 21 nonies della legge n. 241/1990 e s.m.i.) del provvedimento unico SUAP Alghero che ha autorizzato il posizionamento di chiosco e servizi balneari in apparente assenza di procedura di V.Inc.A.
La raccolta caletta del Porticciolo, sulla costa algherese, è particolarmente suggestiva.
Tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), rientra nel parco naturale regionale di Porto Conte e nel S.I.C./Z.P.S. “Capo Caccia (con le Isola Foradada e Piana) e Punta Giglio” ai sensi delle direttive n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali e n. 09/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica.
Gli ambienti dunali sono impreziositi dai tipici Habitat psammofili con alcuni rari endemismi come l’Anchusa crispa, eppure, ormai da tanti anni, ogni estate viene posizionato un chiosco con vari servizi balneari da parte della Società esercente il campeggio contiguo esistente.
Nel corso degli anni la superficie in concessione è anche stata ampliata, così come sono stati realizzati vari sottoservizi attraverso le piccole dune.
Tutto quanto, bene o male, è stato realizzato con le varie autorizzazioni, nonostante la c.d. ordinanza balneare annuale emessa dalla Regione autonoma della Sardegna affermi testualmente:
“E’ sempre vietata la sosta e/o l’occupazione, ancorché temporanea, il calpestio delle dune e della relativa vegetazione. Per dune si intendono accumuli sabbiosi situati nell’area retrostante la spiaggia, disposti parallelamente alla linea di costa, di forma irregolare dipendente dalla direzione dei venti dominanti. Nelle dune indicate con appositi segnali è interdetto il transito e l’attraversamento”.
Quest’anno lo dispone la determinazione D.G. Enti locali e Finanze della Regione autonoma della Sardegnaprot. n. 140149 del 12 maggio 2021 (art. 3, comma 1°, lettera g).
E anche quest’anno, puntualmente, il Comune di Alghero, con il provvedimento unico SUAP (determinazione motivata conclusione conferenza di servizi) n. 2970 del 28 aprile 2021, ha autorizzato il posizionamento di chiosco con servizi balneari.
In origine era stato richiesto un ulteriore ampliamento, per il quale il Servizio Valutazione Impatti e Incidenze Ambientali (VIA) della Regione autonoma della Sardegna – competente in tema di tutela degli habitat naturali e semi-naturali – ha chiesto (nota prot. n. 2138 del 26 gennaio 2021) lo svolgimento del preventivo e vincolante procedimento di valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.), necessaria perché in area S.I.C./Z.P.S.
A questo punto, la Società turistica immobiliare, fra l’altro recentemente protagonista in negativo di un ingente taglio di vegetazione mediterranea puntualmente sanzionato, “in data 03-02-2021” ha chiesto “l’annullamento della pratica SUAPE n. 00271750903-16012021-1142.261274” relativa alla concessione demaniale in ampliamento, per presentare successivamente “una nuova pratica edilizia per la quale il tecnico incaricato” ha dichiarato che il progetto è identico a quello precedentemente autorizzato (anche sotto il profilo della valutazione di incidenza ambientale), senza alcun ampliamento.
Sarà in seguito necessario verificare il puntuale rispetto dei limiti della concessione demaniale assentita.
Le coste della Sardegna meritano legalità e la massima cura e attenzione, anche al Porticciolo di Alghero.
Gruppo d’Intervento Giuridico odv
(foto M.A.A., S.D., archivio GrIG)