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Riparte la motosega selvaggia al Villaggio Falck?!

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Sesto S. Giovanni, Villaggio Falck, taglio dei Platani in corso. In uno degli alberi si vede chiaramente un nido (marzo 2020)

Dopo una temporanea pausa dettata da un provvedimento cautelare del Tribunale di Monza adottato (20 marzo 2020) in piena emergenza conoravirus COVID 19, decisamente devastante in Lombardia, sembra che a breve ripartano le motoseghe al Villaggio Falck, “villaggio operaio” realizzato a partire dal 1922 in connessone con le Acciaierie Falck.

Sono zone dove – in tempi normali – si vive come in una camera a gas per lo smog imperante e il Comune di Sesto San Giovanni vuol dare il suo contributo facendo fuori ben 95 esemplari di Platano, adulti e sani.

Perché?  

Secondo la deliberazione Giunta comunale n. 402/2019 del 28 novembre 2019, l’Amministrazione comunale intende realizzare la “Riqualificazione e abbattimento barriere architettoniche Villaggio Falck”, eliminando un polmone verde, fondamentale in un’area fortemente inquinata. 

Sesto S. Giovanni, taglio Platani (marzo 2020)

In realtà, il Villaggio Falck costituisce nel suo insieme (alberature comprese) “bene culturale” (artt. 10 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e nessun intervento di modifica può esser realizzato senza specifica autorizzazione degli organi del Ministero per i Beni e Attività Culturali e il Turismo.

Eppure la stessa Amministrazione comunale di Sesto San Giovanni è ben consapevole del valore storico-culturale del sito, tanto da inserirlo fra i “beni storico documentali” del piano di governo del territorio (PGT) – variante generale in corso di adozione (Allegato B, RVO 04, deliberazione Giunta comunale n. 27 del 23 gennaio 2018 e procedura di valutazione ambientale strategica avviata con deliberazione Giunta comunale n. 412 del 2 dicembre 2019).

Ciò nonostante, dalla medesima risposta del Comune di Sesto San Giovanni (nota prot. n. 38152 del 21 maggio 2020) a una prima istanza del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus (22 marzo 2020), emerge l’assenza di specifica autorizzazione (art. 21 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) ovvero dichiarazione di assenza d’interesse culturale (art. 12 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).

Non solo: nel periodo primaverile ed estivo sono vietati tutti gli interventi che possano disturbare la riproduzione dell’avifauna selvatica (art. 5 della direttiva n. 2009/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica, esecutiva in Italia con la legge n. 157/1992 e s.m.i.).

Merlo (Turdus merula)

Il disturbo/danneggiamento/uccisione delle specie avifaunistiche in periodo della nidificazione può integrare eventuali estremi di reato, in particolare ai sensi dell’art. 544 ter cod. pen.

L’associazione ecologista Gruppo d’intervento Giuridico onlus, raccogliendo indignate segnalazioni di residenti, ha inoltrato specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti, chiedendo l’immediato blocco del taglio degli alberi e l’adozione di provvedimenti di ripristino.

Coinvolti i Ministeri dell’Ambiente e per i Beni e Attività Culturali, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Milano, il Comune di Sesto San Giovanni e i Carabinieri Forestale.  Informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza.

Sesto San Giovanni e la qualità della vita dei residenti han bisogno di alberi non di motoseghe.

Gruppo d’intervento Giuridico onlus

Sesto S. Giovanni, taglio Platani (marzo 2020)

(foto per conto GrIG, archivio GrIG)


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