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Channel: Gruppo d'Intervento Giuridico (GrIG)
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Nessuna autorizzazione per il taglio della vegetazione a Bondeno.

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Bondeno, Senetica taglio vegetazione (fine apr. 2020)

A pensar male si fa peccato, però…..

Sono pervenute le prime risposte all’istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti inviata (2 maggio 2020) dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus per verificare la legittimità o meno dei tagli della vegetazione lungo tratto fra Senetica e Vigarano Pieve, in Comune di Bondeno (FE), presso la ferrovia F.E.R. (ex Suzzara – Ferrara) e il Canale di Cento.

il Comune di Bondeno – Settore Tecnico ha comunicato (nota prot. n. 14054 dell’8 maggio 2020) “che, relativamente all’attività in oggetto, non risultano depositate agli atti di questo Comune richieste di autorizzazione o comunicazioni preventive da parte della Ditta esecutrice o della committente FER, né risulta che sia stato preso alcun contatto telefonico con il personale dell’ente“.

Bondeno, Senetica, taglio vegetazione (fine apr. 2020)

Evidentemente solo in seguito alla notizia dell’esposto e delle vibrate contestazioni,  la Società ferroviaria FER ha ritenuto opportuno comunicare al Comune (n. 13560 del 4 maggio 2020) di aver effettuato i tagli della vegetazione per motivi di sicurezza ferroviaria nel periodo 19 marzo – 20 aprile 2020.

Il Comune ha fatto, inoltre, sapere che “i Carabinieri Forestali stanno effettuando indagini” sulla vicenda.

La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Bologna ha comunicato (nota prot. n. 9779 del 7 maggio 2020) “che a tutt’oggi  non sono pervenute comunicazioni, richieste di pareri o di autorizzazioni da parte della società FER o dal Comune di Bondeno, relative agli interventi in oggetto” e che “un tratto di ferrovia compreso tra la località di Vigarano Pieve e Torre Senetica è situato a fianco di un corso d’acqua“, conseguentemente tutelato con vincolo paesaggistico (art. 142, comma 1°, lettera c, del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).

In parole povere, i tagli non erano autorizzati.

Complice la pressoché totale assenza di occhi indiscreti causata dalle disposizioni di confinamento per il contrasto al coronavirus COVID 19, è stato più agevole far fuori alberi e arbusti senza tante spiegazioni.

Lo scenario che si presenta oggi è da Tabula rasa.

Secondo quanto reso noto dalla Società ferroviaria FER, il taglio della vegetazione è avvenuto per ragioni di sicurezza ferroviaria (artt. 52 e 55 del D.P.R. n. 753/1980), che impone il taglio della vegetazione lungo le linee ferroviarie, ma qualsiasi intervento dev’essere legittimamente autorizzato e il periodo non pare proprio in linea con legge e buon senso.

Infatti, nel periodo primaverile ed estivo sono vietati tutti gli interventi che possano disturbare la riproduzione dell’avifauna selvatica (art. 5 della direttiva n. 2009/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica, esecutiva in Italia con la legge n. 157/1992 e s.m.i.,). Il disturbo/danneggiamento/uccisione delle specie avifaunistiche in periodo della nidificazione può integrare eventuali estremi di reato, in particolare ai sensi dell’art. 544 ter cod. pen.

Ora si aspettano le conclusioni degli accertamenti in corso da parte dei carabinieri Forestale e i conseguenti provvedimenti.

Il Gruppo d’intervento Giuridico onlus sta conducendo in tutta Italia una vera e propria campagna per la correttezza della gestione del patrimonio forestale e del verde pubblico urbano.  E c’è davvero molto da fare…

Gruppo d’intervento Giuridico onlus

Merlo (Turdus merula)

(foto da Più Web Alto Ferrarese, S.D., archivio GrIG)


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