“Ieri sera il bollettino ci ha detto che sono 22.745 le vittime, un numero impressionante e per me è un dolore doverlo ricordare. Tra l’11 giugno 1940 e il 1 maggio 1945 a Milano persero la vita 2mila civili in 5 anni, per il coronavirus in Lombardia ci hanno lasciato 11.851 persone, 5 volte di più in soli due mesi“, così il commissario straordinario per emergenza coronavirus COVID 19 Domenico Arcuri nel corso della conferenza stampa del 18 aprile 2020.
Ancora il 18 aprile “l’incremento dei malati di coronavirus rispetto a ieri si concentra quasi esclusivamente in Lombardia: su 809 in più in tutta Italia ben 761 vengono registrati nella regione più colpita dalla pandemia, oltre il 94%. E’ l’aumento più rilevante in Lombardia dal 12 aprile scorso, quando i nuovi malati erano risultati 1.007 in più”.
Ricordiamoci sempre che, con la legge n. 833/1978, il sistema sanitario regionale è basato sulla programmazione e la gestione da parte di Regioni e Province autonome.
Mentre la Regione Lombardia pensa alla caccia notturna alla Volpe, Alzano Lombardo è diventato il fulcro di una pandemia che vede la Lombardia, con i suoi 12.050 morti, contare ben il 51,88% dei 23.227 decessi in Italia e il 9,7% dei 124.299 morti a livello mondiale formalmente attribuiti al coronavirus COVID 19 alle ore 18.00 del 18 aprile 2020.
In parole povere, quasi il 10% dei morti in tutto il mondo attribuiti al coronavirus COVID 19 si è verificato in Lombardia.
Quella Lombardia del sistema sanitario tanto osannato quale campo di eccellenze quanto campo d’elezione di alcuni fra i peggiori scandali degli ultimi anni.

Quella Lombardia di cui il Presidente Attilio Fontana chiede la riapertura generale quanto prima, lavandosene le mani di errori sempre avvenuti per colpa altrui, dove le Procure della Repubblica competenti per territorio hanno aperto vari procedimenti penali per epidemia colposa e altre pesanti ipotesi di reato.
La tragica pandemia di coronavirus COVID 19 sta comportando devastanti lutti e disastri economico-sociali ancora non facilmente individuabili nei puntuali contorni.
Unico aspetto positivo pare la drastica diminuzione dell’inquinamento, non certo dovuta all’azione degli amministratori pubblici.
Un’autentica rinascita non vi potrà essere senza reale giustizia, rendiamocene conto tutti.
E i cittadini-elettori lombardi dovrebbero aprire gli occhi…
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

(immagine Ministero della Salute, foto S.D., archivio GrIG)