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Consigli per evitare il nuovo coronavirus COVID 19.

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Cina, Pechino, smog (peggio del coronavirus COVID 19)

C’è chi ne parla come la nuova peste, c’è chi minimizza, c’è chi fa allarmismo puro.

Non si tratta della peste di manzoniana memoria, descritta nelle dense pagine de I Promessi Sposi, nemmeno del Castigo de Dios, la peste che devastò la Sardegna verso la metà del ‘600.

Niente allarmismo, niente panico, ma informazioni utili e comportamenti efficaci.

Si tratta del coronavirus COVID 19, definitivamente chiamato “Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2” (SARS-CoV-2).

I coronavirus (CoV) sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS (sindrome respiratoria mediorientale, Middle East respiratory syndrome) e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave, Severe acute respiratory syndrome). Sono chiamati così per le punte a forma di corona che sono presenti sulla loro superficie.

I coronavirus sono comuni in molte specie animali (come i cammelli e i pipistrelli) ma in alcuni casi, se pur raramente, possono evolversi e infettare l’uomo per poi diffondersi nella popolazione. Un nuovo coronavirus è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo. In particolare quello denominato provvisoriamente all’inizio dell’epidemia 2019-nCoV, non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina a dicembre 2019.

Non è facile individuarne puntualmente i sintomi: “i sintomi provocati dal nuovo coronavirus sono aspecifici e simili a quelli del raffreddore comune e del virus dell’influenza è possibile, in caso di sospetto, effettuare esami di laboratorio per confermare la diagnosi. Sono a rischio di infezione le persone che vivono o che hanno viaggiato in aree infette dal nuovo coronavirus, soprattutto in Cina. Pochi altri casi si sono manifestati in coloro che hanno vissuto o lavorato a stretto contatto con persone infettate in Cina.”

La trasmissione sembra avere elementi certi: “il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite:

  • la saliva, tossendo e starnutendo;
  • contatti diretti personali;
  • le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi.

In rari casi il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale”.

Purtroppo, la gravità della situazione nel sito di diffusione (Cina) è stata inizialmente non compresa, taciuta, sottovalutata.  Tuttora, molto probabilmente, le informazioni da lì provenienti non sono veritiere, comunque non sono verificabili.

Ciò ha determinato un ritardo nell’adozione delle migliori misure di prevenzione e sicurezza.

Al 23 febbraio 2020 in Cina sono stati ufficialmente riscontrati 76.936 casi con 2.442 decessi, qualche centinaio nel resto del mondo (e decine di morti), 152 casi in Italia (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte più una coppia di cinesi in vacanza) e 3 decessi.

Alcune città e paesi isolati (50 mila residenti), stop al carnevale di Venezia, scuole chiuse, Università chiuse per una settimana in Piemonte, in Friuli-Venezia Giulia (dove non si è verificato alcun contagio) e a Genova, niente messe a Venezia, chiuso il Duomo di Milano.

Misure drastiche che giungono alle assurde ordinanze dei sindaci dei Comuni dell’isola di Ischia che avrebbero voluto vietare lo sbarco ai cittadini residenti in Lombardia e Veneto e ai cinesi, ordinanze giustamente annullate dal Prefetto di Napoli.

Ricordiamoci che ogni anno, nella sola Italia, le ricorrenti epidemie di influenza coinvolgono 7-8 milioni di persone e “i virus influenzali causano direttamente all’incirca 300-400 morti ogni anno, con circa 200 morti per polmonite virale primaria“, ha affermato Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano.

Ecco, in ogni caso, che cosa può fare ognuno di noi.

decalogo coronavirus COVID 19 (Ministero della salute)

Ci si può informare sul sito web ufficiale del Ministero della Salute (http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/homeNuovoCoronavirus.html), per qualsiasi dubbio si può telefonare al numero 1500.

In caso di emergenza, non bisogna recarsi al pronto soccorso degli Ospedali, ma telefonare al 118 (soccorso sanitario) o al 112 (Carabinieri) e al 113 (Polizia di Stato).

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

qui il testo del decreto-legge 22 febbraio 2020 sulle misure di prevenzione e contenimento degli effetti del nuovo coronavirus in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Iris planifolia

(foto A.N.S.A., S.D., archivio GrIG)


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