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Il piano di gestione del S.I.C. Marganai – Linas deve tutelare l’ambiente, non il taglio dei boschi.

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nevicata nel bosco

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus è intervenuta (17 aprile 2019) con un proprio atto di “osservazioni” nel procedimento per l’aggiornamento del piano di gestione del sito di importanza comunitaria (S.I.C.) Marganai – Monte Linas (codice ITB041111) in corso di predisposizione presso il Comune di Villacidro, Ente capofila dei Comuni interessati.

Si tratta del piano di gestione di un’area naturale protetta rientrante nella Rete Natura 2000 (direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, della fauna e della flora e direttiva n. 09/147/CE sulla salvaguardia dell’avifauna selvatica, esecutive con D.P.R. n. 357/1997 e D.P.R. n. 120/2003), per cui sono state effettuate considerazioni e richieste riguardo la necessità dell’impostazione incentrata sul mantenimento delle caratteristiche naturalistiche, ecologiche e ambientali che ne hanno determinato la tutela.   Qualsiasi utilizzo che ne comporti anche solo potenzialmente degrado dev’essere evitato in base al fondamentale principio di precauzione (art. 191 T.F.U.E. versione unificata, art. 3 ter del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.).

Cervo sardo (Cervus elaphus corsicanus)

E questo vale in particolar modo per l’assurda volontà di riprendere il governo a ceduo dei boschi della Foresta demaniale del Marganai (ben 305 ettari su 405 ettari di superficie boschiva, secondo il Progetto Pilota per il governo a ceduo su aree demaniali Complesso “Marganai 15b” dell’allora E.F.S., oggi Agenzia regionale Forestas).

Italia, differente tipologia boschiva
i boschi in Italia

Il Rapporto sullo Stato delle Foreste e del Settore Forestale in Italia (Ministero Politiche Agricole, Forestali, Turismo – D.G. Foreste, marzo 2019) indica in Sardegna la presenza di ben 1.213.250 ettari di superficie forestale totale, ma di questi sono solo 583.472 gli ettari di bosco, mentre sono 629.778 gli ettari di altre terre boscate, cioè macchia mediterranea.  Le coperture forestali sarde sono in gran parte allo stato arbustivo, non certo boschi nel migliore stadio di sviluppo e conservazione. Ciò fa comprendere come sia necessario salvaguardare ed evitare il taglio dei boschi, in particolare quelli di proprietà pubblica, anche ai fini della difesa del suolo e del contrasto ai cambiamenti climatici.  

Foresta demaniale Marganai, area dei primi interventi di taglio (loc. Caraviu e su Isteri, Comune di Domusnovas)

La necessità della “produzione” di legname ben può esser soddisfatta mediante arboricoltura e forestazione produttiva in terreni marginali non boscati pubblici e privati, grazie anche finanziamenti comunitari (es. Regolamento CEE 30 giugno 1992, n. 2078/92 e Regolamento CEE 30 giugno 1992, n. 2080/92).

Come indicato anche dalla Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari nel proprio parere (nota prot. n. 15589 del 20 luglio 2018), la perdita della compattezza del bosco in via anche solo temporale a causa dell’inopinata ripresa del governo a ceduo dopo decenni di virtuosa gestione forestale, non solo appare avere conseguenze sulla protezione del suolo con fenomeni erosivi evidenziati fin dal 2012 in località Su Caraviu (dove sono stati effettuati i primi tagli, oggetto di una ben nota vicenda penale) e in seguito monitorati con maggiore approfondimento, ma anche sugli aspetti ambientali/paesaggistici tutelati ai sensi del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i. e ben indicati nel relativo D.M. 13 febbraio 1978 di individuazione.    

Foresta demaniale Marganai, area dei primi interventi di taglio, erosione (loc. Caraviu e su Isteri, Comune di Domusnovas)

In proposito, si concorda con le valutazioni contenute nella proposta di aggiornamento del piano di gestione quando si afferma che “le pratiche forestali dovranno essere indirizzate ad un corretto utilizzo dei soprasuoli, favorendo l’evoluzione naturale verso formazioni più mature e complesse. Andranno conservati tutti gli esemplari vecchi e di notevoli dimensioni, quelli con presenza di carie e buchi idonei al rifugio di tutti i mammiferi forestali nonché delle specie ornitiche, preservato e favorito l’incremento della presenza di legno morto, con tronchi di grosso diametro, all’interno di habitat forestali“.

Non si può tralasciare, infine, la necessità dell’autorizzazione paesaggistica per gli interventi in aree boscate determinati da finalità non strettamente di gestione naturalistica, così come indicato dalla giurisprudenza in materia[1] e da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali con lo specifico parere dell’Ufficio legislativo dell’8 settembre 2016

Ciò dovrebbe portare, comunque, all’attribuzione di funzione fondamentale di tutela paesaggistica/ambientale anche ai fini della pianificazione gestionale per il S.I.C. Marganai – Monte Linas” (codice ITB041111).

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus auspica la conclusione del procedimento del piano di gestione del S.I.C. in tempi brevi e, soprattutto, con le corrette indicazioni per l’effettiva salvaguardia di ambienti naturali di straordinaria importanza.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

Riccio (Erinaceus europaeus)

qui il Manuale per la gestione dei Siti Natura 2000 (Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, 2013)


[1] Vds.  Cass. pen., Sez. III, 13 gennaio 2015, n. 962 ; Cass. pen., Sez. III, 29 settembre 2011, n. 35308Cass. pen., Sez. III, 13 maggio 2009, n. 20138Cass. pen., Sez. III, 25 gennaio 2007 n. 2864Cass. pen., Sez. III, 11 giugno 2004, n. 35689.

Foresta demaniale Marganai, area dei primi interventi di taglio (loc. Caraviu e su Isteri, Comune di Domusnovas)

(foto F.A., S.D., archivio GrIG)


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